Quando Roberto Colaninno prese le redini di Moto Guzzi, sotto il Gruppo Piaggio che lui stesso presiedeva, inizialmente aveva pensato di chiudere quella storica fabbrica che ancora oggi accende i cuori di appassionati di tutto il mondo.
Ricordiamo che l’Aquila ad Ali Spiegate è un simbolo italiano e che lo stabilimento Moto Guzzi sorge a Mandello del Lario, sul Lago di Como, dove nacque ormai più di 102 anni fa, nel 1921. Lo stesso Colaninno, visitando poi di persona la fabbrica, si ricredette, comprendendo che Moto Guzzi non era solo un brand ma emblema e storia italiana, passione da tutto il mondo.
La rinascita di Moto Guzzi
E fu lui stesso a proporre l’ampliamento del vecchio stabilimento, un progetto visionario, che è stato presentato di recente – in occasione del centenario della Moto Guzzi – volto a trasformare la fabbrica in un vero e proprio “mini villaggio” con un museo, una piazza, l’officina e lo store per il merchandising, mantenendo ovviamente le linee di produzione, gli studi di progettazione e la Galleria del Vento – storico elemento a Mandello del Lario – la primissima in tutta Italia.
Il progetto di Colaninno si farà, da gennaio prenderà forma. Per i dipendenti Moto Guzzi lo stabilimento non sarà più solo un posto di lavoro, ma un vero e proprio luogo di aggregazione e socialità.
Le parole del Sindaco di Mandello Del Lario, Riccardo Fasoli: “Alla posa della prima pietra avrebbe dovuto esserci proprio il presidente Roberto Colaninno. Purtroppo non ci sarà”. Lui era presidente della Moto Guzzi dal 2004, dopo che la Casa motociclistica era stata acquisita da Piaggio nel 2002.
L’addio a Colaninno
Ci ha lasciati il 19 agosto, all’età di 80 anni.
Il Sindaco continua: “Gli dobbiamo molto. Ha risollevato la Guzzi da situazioni fallimentari. Originariamente badava solo all’aspetto economico, successivamente ha scoperto il forte legame con il nostro territorio e ha cambiato visione. Mi ricordo che appena sono stato eletto la prima volta abbiamo parlato della riqualificazione dello stabilimento della Guzzi”.
Il Sindaco ricorda che lo stesso Colaninno gli disse: “Sindaco io ci tengo. Non voglio che rimanga un sogno, effettueremo certamente un investimento importante; non è questione di se, è solo questione di quando”. E in effetti, come Fasoli sottolinea: “Ha mantenuto la promessa. Mi mancheranno le sue chiamate schiette, sincere, costruttive”.
Non possiamo negare che Moto Guzzi ha visto periodi bui e che, nonostante il presidente Colaninno inizialmente non voleva investire nulla in questo brand, che considerava ormai “passato”, lo stesso si ricredette non appena andò in visita a Mandello del Lario. Ed è proprio sotto la guida dell’ex presidente oggi scomparso che l’Aquila ad Ali Spiegate nata a Mandello nel 1921 – nel momento in cui sembrava ormai prossima all’estinzione – ha spiccato il volo, e ha ricominciato a sfrecciare per le strade italiane e di tutto il mondo.
L’indotto di Moto Guzzi
La rinascita della Moto Guzzi ha portato tanti aspetti positivi a Mandello e dintorni, trainando l’indotto, aumentando l’occupazione e – senza dubbio – anche il turismo di quello che già è uno dei più bei borghi sul Lago di Como.
Il Motoraduno internazionale e le Giornate Guzzi (tutto pronto per l’evento 2023, che si terrà a settembre) hanno riportato a Mandello del Lario visitatori di tutto il mondo in sella alla loro motocicletta. Gabriella Trogu, segretaria responsabile della Uilm del Lario, ha confermato: “Colaninno ha riportato il marchio al vertice della gamma, salvando lo stabilimento da un inesorabile declino. Se ne va un grande della vecchia guardia dell’imprenditoria italiana che ha lasciato il segno nel Made in Italy”.