il caos su autostrada e statale adriatica
Il governatore dell’Abruzzo prende posizione sul caos in A14 e parla di divieto di circolazione ai mezzi pesanti anche sulla statale. Un messaggio politico su una riunione tecnica al Mit. Da cui si capirà se arriva una soluzione
di Maurizio Caprino
9 gennaio 2020

1′ di lettura
La Regione Abruzzo entra nella partita della paralisi dell’A14 e minaccia il blocco dei tir. Lo ha fatto per bocca del suo presidente, Marco Marsilio. Un intervento che ha il sapore di una mossa politica: almeno in prima battuta, la Regione non ha poteri in materia. Una conferma arriva dal fatto che le dichiarazioni di Marsilio arrivano proprio mentre a Roma si discute su una soluzione tecnica, che però stavolta potrebbe avere influenze politiche.
Le parole del governatore
«Se non si trova una soluzione saremo pronti anche a bloccare l’ingresso dei tir in Abruzzo, consapevoli del disastro economico e sociale che tutto
questo comporterà».
Marsilio ha giustificato il suo intervento con il fatto che il caos sulla statale Adriatica comporta rischi per la sicurezza e la salute in Abruzzo troppo alti. «Attendiamo le riunioni di oggi al ministero con fiducia», ha concluso lanciando un chiaro messaggio appunto politico.
Il groviglio di competenze
In effetti, di fronte alla paralisi, le questioni tecniche che hanno portato alla paralisi (degrado dell’autostrada A14 per mancata manutenzione, barriere laterali modificate irregolarmente su alcuni viadotti, galleria non a norma) e i conseguenti sequestri giudiziari hanno aperto una questione politica.
Ma resta il fatto che le decisioni su chiusure e limitazioni del traffico non spettano alla Regione. Le competenze sono distribuite tra ministero delle Infrastrutture e Prefetture e nei mesi scorsi c’è stato un lungo rimpallo. Proprio perché la questione ha tante implicazioni sulla vita dei cittadini e l’economia da andare oltre ciò che i tecnici possono fare.