TORINO – Ronaldo senza confini. CR7 continua a (ri) scrivere la storia, partita dopo partita, giorno dopo giorno. E meno male che al primo acciacco di stagione era stato dato sul viale del tramonto. I fenomeni rispondono così, e non soltanto per l’orgoglio che li caratterizza. Appartenendo, appunto, ad una specie fuori dal comune, reagiscono a questa maniera: con prestazioni e gol da capogiro che si traducono anche in statistiche senza eguali.
Non è più quello di un tempo, azzardavano frettolosamente in tanti nel novembre grigio, vissuto tra problemi fi sici, sostituzioni e rabbia. Ebbene, mai giudizio fu più errato perché Cristiano ha superato il periodo negativo ed è tornato a “ronaldeggiare”. Risultato: sette partite consecutive con gol in campionato, con un bottino di 11 reti; nove gare casalinghe su dieci con il suo marchio (nessuno ha fatto meglio in Europa); 16 gol nelle prime 20 giornate di serie A, come Borel, Charles, Hansen, Sivori, alcuni tra i più grandi sempre che hanno vestito di bianconero. Quello di CR7 è un vero e proprio dominio perché gli almanacchi dicono che è l’unico giocatore ad aver segnato sempre almeno 15 gol in uno dei cinque principali campionati continentali da 14 stagioni ininterrottamente. Dal 2006/07 ad oggi nessuno è stato capace di emularlo; neppure Messi, che pure da dodici anni supera la soglia delle quindici marcature in Liga. Cris lo fa da due stagioni in più e compie così un altro passo avanti nell’eterna sfi da tra i due re. Sempre nello stesso periodo, tra Premier League, Liga e serie A, il fatturato di Ronaldo è (fi nora) di 414 gol. E parliamo, appunto, soltanto di campionato.
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