Andrea Ramazzotti
lunedì 16 ottobre 2017 10:10
MILANO – Massimo Moratti si è goduto un derby che ricorderà a lungo. L’ex patron nerazzurro lo ha ammesso stamani parlando a Radio Rai: “Vivere la partita da presidente era una condizione diversa – ha detto – perché c’era una tensione particolare che mi faceva soffrire di più, mentre ieri mi sono sentito più tifoso che mai e la partita è stata trascinante. Ho sofferto tantissimo, ma è stato tutto bellissimo. La tripletta di Icardi? Molta bella come bella fu quella di Milito perché il derby è una cosa speciale, la partita che i milanesi aspettano di più di tutte le altre, al di là della classifica”.
NAPOLI E SCUDETTO – Moratti ha parlato del big match di sabato al San Paolo: “Il Napoli è fortissimo, concreto e piacevole, ma anche l’Inter che è partita in sordina da ieri mi dà l’impressione che sia più squadra. Si può puntare allo scudetto: sarà anche un’illusione post-derby, ma lasciatecela. La mia è una speranza perché la Juve è sempre fortissima e il Napoli è il Napoli. Se però l’Inter va avanti con carattere, fortuna e con la voglia di arrivare fino alla fine, è lì. Juve in crisi? I bianconeri bisogna temerli sempre, anche se vengono dalla delusione della finale di Champions persa, hanno carattere per reagire”.
MOU E CAMBIASSO – Eccoci ai complimenti per Spalletti: “Spalletti o Mourinho? I raffronti sono sempre difficili, ma Spalletti è bravissimo e ci mette tanto del suo dal punto di vista umano. Nostalgia della presidenza? No, è stato tutto talmente bello ieri che non ho pensato al passato. Quale giocatore del Triplete regalerei a questa Inter? Cambiasso male male non farebbe e io lo metterei sempre: credo sia stato un grande centrocampista instancabile e pieno di buona volontà. Se lo chiede a me li metterei tutti, ma credo che ne basterebbero pochi. In avanti c’è Icardi, ad esempio, ma uno come Sneijder moltiplicherebbe la velocità. Il rigore su D’Ambrosio? Rivedendo l’azione in tv mi è sembrato rigore e non lo dico da interista. Capitando al 90′, ovvio che crei polemiche”.