AGI – Omicidio volontario. Il giudice per le udienze preliminari Tommaso Perrella ha rinviato a giudizio con l’accusa più grave il carabiniere che nella notte del 29 febbraio 2020 ha ucciso Ugo Russo, 15 anni. Il ragazzo aveva tentato di rapinare del Rolex il militare dell’Arma mentre era libero dal servizio con la fidanzata sul lungomare di Napoli impugnando una pistola giocattolo ma priva del tappo rosso.
All’avvio dell’udienza, questa mattina, la madre del ragazzo ha accusato un malore in aula vedendo il carabiniere. Il carabiniere, all’epoca ventitreenne, esplose dei colpi di pistola, ferendo mortalmente il giovane; secondo i suoi avvocati, Mattia Floccher e Roberto Guida, senza la volontà omicida.
La contestazione della Procura di Napoli, accolta dal gup, è invece quella dell’omicidio volontario perché una perizia ha dimostrato che Ugo era in fuga e di spalle quando fu colpito. La decisione del gup è arrivata dopo due ore; l’udienza preliminare era iniziata l’8 febbraio scorso. Anche oggi all’esterno del tribunale il Comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo ha manifestato.