• 30 Aprile 2024 23:17

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A Napoli gli ultrà dell’Eintracht. Guerriglia in città 

Mar 15, 2023

AGI – Auto della polizia bruciate. Pietre contro il bus dei tifosi tedeschi. Caos e paura in strada. Una città blindata ostaggio delle tifoserie. Scontri tra ultrà a Napoli alla vigilia del ritorno di Champions League contro l’Eintracht Frankfurt. Dopo le tensioni a piazza del Gesù, un cordone delle forze dell’ordine ha chiuso la zona intorno a due alberghi del lungomare, il Royal e il Vesuvio con camionette e idranti. Li sono alloggiati i tifosi tedeschi e la squadra. L’Asl Napoli 1 ha rinforzato i presidi nei pronto soccorso degli ospedali. Centinaia di supporter tedeschi sono ora in attesa in silenzio davanti agli alberghi. Sono per la quasi totalità sprovvisti di biglietti e non possono entrare allo stadio, ma erano arrivati ieri sera a Napoli comunque.

A piazza del Gesù il gruppo di tifosi dell’Eintracht Frankfurt era entrato a contatto con le forze dell’ordine, perché provava a forzare il blocco e raggiungere i napoletani. Lancio di lacrimogeni, in fiamme anche un’auto della polizia. E nel corteo della tarda mattina di una folta rappresentanza dei circa 600 supporter tedeschi nel capoluogo campano per le vie del centro sono stati aggrediti anche molti residenti che riprendevano la scena. Strappate le bandiere del Napoli.

Erano decine gli ultrà, probabilmente anche del Napoli, con il volto coperto da caschi visti in azione in via Calata Trinità Maggiore, nel cuore del centro storico cittadino, teatro del lancio di oggetti e del rovesciamento di bidoni della spazzatura. È lì che è stata incendiata anche una vettura della polizia tra il fuggi fuggi dei passanti.

Gli scontri sono iniziati quando i tifosi tedeschi, che avevano raggiunto piazza del Gesù dal lungomare in corteo intonando slogan contro i “terroni” e qui avevano pranzato, dovevano salire sui bus che li avrebbero riportati nell’albergo dove alloggiavano. A quel punto sono comparse diverse persone con il viso coperto ed è nato uno scontro tra loro e i tedeschi, mentre la polizia, in assetto antisommossa, era impegnata a dividere le fazioni e a disperdere gli ultrà. 

Paura in strada e auto incendiate

Auto incendiate, immondizia in strada, cassonetti rovesciati sui sampietrini lucidi di pioggia, gente impaurita e commercianti che hanno chiuso le loro attività temporaneamente. Un elicottero sorvola ininterrottamente. Questo il panorama di via Calata a Trinità maggiore a Napoli, strada di collegamento tra piazza del Gesù e i Decimani da una parte e via Toledo dall’altra, dopo gli scontri tra ultrà dell’Eintracht, quelli del Napoli e le forze dell’ordine che tentavano di dividere le due fazioni.

Le tensioni tra tifoserie, dopo gli scontri della partita di andata in Germania, erano cominciate già ieri sera con diversi tentativi di contatto tra le due fazioni.

I tifosi tedeschi sul bus 

Dopo che la situazione è stata riportata dalla polizia alla calma, a piazza del Gesù sono rimaste alcune frange di tifosi napoletani, mentre quelli tedeschi sono stati trasferiti verso la Stazione marittima.

Le due tifoserie non sono dunque più a contatto. Secondo quanto appreso dall’AGI, i tedeschi sono stati al centro di un tentativo di aggressione da parte di frange ‘azzurre’ violente, un gruppo di persone con il volto coperto e armate anche di mazze e bastoni, ma i danni maggiori sarebbero stati provocati proprio dalla reazione tedesca nonostante gli agenti in tenuta antisommossa fossero impegnati a tenere divise le due fazioni.

Le reazioni della politica

Reazioni opposte delle forze politiche dopo gli scontri di Napoli.  La Lega difende la scelta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di vietare la trasferta da Francoforte e chiede i danni a Berlino. “Che sia il governo tedesco a pagare i danni. Aveva ragione il ministro Piantedosi a chiedere di vietare la trasferta a questi teppisti”, dicono fonti leghiste.

Il Pd invita invece il titolare del Viminale a riferire in Parlamento su “cosa non ha funzionato”. Le immagini degli scontri “provocati dai tifosi dell’Eintracht Francoforte a Napoli sono inaccettabili. Una città  – dichiarano il vice capogruppo Piero De Luca e il deputato Pd Marco Sarracin – ostaggio di violenti che stanno mettendo in gravissimo pericolo l’incolumità di cittadini e forze dell’ordine, cui inviamo la nostra piena solidarietà. Invitiamo il ministro Piantedosi a riferire in Parlamento per chiarire cosa è successo e cosa non ha funzionato

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