AGI – Un’edicola che diventa un erbario per qualche tempo. Succede a Milano, dal 27 febbraio al 2 marzo, dove la struttura di Corso Venezia si trasforma per l’occasione anche in un portale verso le Dolomiti grazie all’installazione “Rifugio di Bellezza Naturale”, concepita dall’artista Arturo Delle Donne per la Fashion Week 2025.
Si tratta di un esperimento di dialogo tra il mondo scientifico e l’universo artistico, trasferendo nel contesto urbano, in modo dirompente quanto irrituale, l’atmosfera rigenerativa delle Dolomiti bellunesi. Questo intervento site-specifica è una celebrazione della biodiversità e una riflessione profonda sul nostro rapporto con la natura. Attraverso un approccio visivo e concettuale raffinato, l’installazione invita i visitatori a immergersi in un locus di bellezza e contemplazione grazie anche ai principi attivi estratti da ingredienti naturali delle Dolomiti utilizzati da Dolomia nella creazione delle linee per la salute.
Il visitatore si trova in un erbario contemporaneo che evoca l’atmosfera ossigenante delle Dolomiti. Al contempo, l’opera non rinuncia alla precisione scientifica, citando in ogni sezione espositiva la nomenclatura delle piante i cui principi attivi sono esposti, racchiusi e valorizzati visivamente. Arturo Delle Donne, noto per la sua capacità di intrecciare estetica e contenuto scientifico, utilizza quest’opera per esplorare il tema della bellezza naturale.
Il “rifugio” creato all’interno dell’edicola non è solo un luogo fisico, ma uno spazio concettuale e simbolico dove la natura viene riscoperta nella sua essenza più pura. L’esperienza immersiva proposta dall’artista invita lo spettatore a riconnettersi con l’ambiente e con se’ stesso.
L’importanza della committenza di Dolomia risiede nella sua capacità di coniugare ricerca scientifica e sostenibilità. Forte della propria esperienza, Dolomia utilizza ingredienti naturali provenienti da un ambiente di alta biodiversità come quello delle Dolomiti bellunesi, un ecosistema che, nonostante i cambiamenti globali, continua a rappresentare un esempio di resistenza e adattamento.
Attraverso dettagli interattivi, come codici QR che raccontano le storie degli elementi naturali esposti, l’opera stimola una partecipazione attiva. I visitatori non sono semplici osservatori, ma diventano parte di un processo di scoperta che si prolunga oltre l’esperienza fisica dell’installazione. Questa installazione diventa un manifesto visivo dell’importanza della biodiversità e della necessità di proteggere la natura, mettendo in evidenza come la sua ricchezza e complessità rappresentino una fonte di benessere per l’essere umano.