AGI – “Le persone sono rammaricate, arrabbiate e spaventate. E lo sono anche quelle che non sono state travolte dall’alluvione. C’era un clima teso ed è più che comprensibile”. Manuela Rontini, consigliere regionale per l’Emilia Romagna e originaria di Faenza, racconta così all’AGI cosa sta accadendo nella regione messa in ginocchio dall’alluvione per la terza volta in pochi mesi. “E’ una notte molto complicata a Faenza, sono stata comune fino a stamattina presto. Abbiamo fatto continui sopralluoghi con la Protezione civile per renderci conto dell’entità dell’emergenza e abbiamo messo in salvo 110 persone al Pala Bubani. Stamattina gli sfollati erano una decina”.
ùAl momento la situazione del fiume Lamone è in via di miglioramento: il livello sta scendendo sotto la soglia gialla all’ingresso della città. Tuttavia i climatologi prevendono pioggia ancora nelle prossime ore. “Le scuole restano chiuse oggi e domani. C’è ancora allerta, si monitorano i canali, la situazione richiede che tutte le nostre energie siano concentrate sulle persone e sulla sicurezza”, commenta Rontini. E anche il lavoro da fare è molto: “Stiamo attivando gli spurghi per rimuovere il fango. Le abitazioni non sono inagibili ma allagate, e si tratta delle stesse case interessate dalla prima alluvione”.
Per ora è impossibile avere “la contezza esatta di quello che è successo, non abbiamo idea di quali siano i danni”. Di buono c’è che “le opere di contenimento fatte nell’ultimo anno hanno tenuto. La manutenzione è importante – osserva la consigliera – ma di fronte a eventi di questo tipo è necessario accelerare sulle opere straordinarie previste dal piano di ricostruzione e concordate col commissario Figliuolo, lavorando di concerto con le istituzioni”.
Purtroppo – conclude Rontini – “mentre tutto questo era in corso e i sindaci, a prescindere dal colore della casacca politica, erano a lavoro, Fratelli d’Italia era già impegnata a fare sciacallaggio politico. Non è tollerabile speculare sulle tragedie facendo campagna elettorale”.