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CHE BOOM LA SERIE B A NATALE

Dic 27, 2016

di Tullio Calzone

martedì 27 dicembre 2016 03:46


ROMA – Il calcio a Natale ha fatto boom. Lo dicono i dati, lo confermano i fatti e,

soprattutto, le scelte, come al solito, inequivocabili, dei tanti tifosi che sono

accorsi copiosi sugli spalti, facendo registrare un incremento netto delle presenze

rispetto alla passata stagione di un +6 per cento. Un dato quest’ultimo che

s’impenna sino a diventare +10 per cento se si considera la media presenze del

campionato e il fatto che tre delle squadre con più seguito nelle partite in casa,

Hellas Verona, Bari e Salernitana, erano impegnate in trasferta. A Cesena s’è

registrato il maggior numero di presenze: ben 11.531. Meglio del derby campano di

Avellino che ha fatto contare circa 10.000 anime in un palpitante Partenio. Bene a

Perugia con 8.927 sostenitori a spingere il Grifo. Appena pochi di meno al Menti per

Vicenza-Cittadella: 8.452. Al Matusa di Frosinone per l’altro match clou della

giornata sono stati 6.425 gli spettatori. Erano in 8.000 a Pisa per la prima della

nuova dirigenza. Ben 5.852 ad Ascoli per l’incrocio con il Bari. Mentre per

Brescia-Pro Vercelli sono stati 7.411 i sostenitori. Appena 3.683 per la

partitissima Carpi-Verona risoltasi in un pari spettacolare. Spal-Ternana è stata

vista invece da 7.326 tifosi. In 2.475 hanno fatto festa per la sempre più

convincente Entella di Breda.

TENDENZA – Ma al di là dei dettagli, è la tendenza a fare notizia. Da quando è stata

reintrodotta dal presidente Abodi la formula che prevede match da giocare a cavallo

delle festività natalizie, nella stagione 2012-2013, cioè nell’ultima settimana

dell’anno solare, gli spalti si sono gradualmente sempre più affollati di tifosi che

con la loro passione hanno arricchito uno show di cui si continua a sentire

evidentemente bisogno. E tutto ciò, nonostante impianti inadeguati. In tal senso,

l’opportunità offerta dal recente accordo tra la Lega B e Leonardo-Finmeccanica

andrebbe colta subito e, soprattutto, estesa alla Serie A. Perché avere a

disposizione un pacchetto tecnologico per mettere in totale sicurezza gli stadi è

davvero indispensabile per il nostro calcio professionistico, non solo per arrivare

all’abbattimento definitivo delle barriere.


DOPPIO BOOM – Intanto Abodi si gode questo ennesimo successo grazie a un format che

funziona e attrae, parallelamente al boom televisivo che il campionato sta avendo

dopo l’accordo triennale con Sky che ha accresciuto le risorse a disposizione dei 22

club associati. «Siamo molto soddisfatti dei dati positivi sulle presenze negli

stadi per il turno della vigilia di Natale. Ma anche come audience la crescita è

stata evidente – sottolinea con orgoglio il direttore generale di Lega B Paolo Bedin

dal suo osservatorio privilegiato, da qualche anno è anche nel direttivo dell’EPFL,

l’associazione che riunisce le principali leghe calcistiche europee -. Come in altri

Paesi europei l’esperimento ha funzionato bene e il risultato si può ormai dare per

acquisito».


PATTO VIRTUOSO – Rispetto agli altri anni, visto che il 26 dicembre e il 30 erano

date troppo vicine, si è scelto di scendere in campo il 24 grazie anche alla

disponibilità dell’Aic che con questa soluzione ha assicurato ai calciatori due

giorni in più di riposo con una sosta leggermente più lunga rispetto alla passata

stagione. «I risultati si vedono e ci sono stati incrementi su tutti i campi della

20ª giornata. Questo va incontro alle esigenze della gente che segue il calcio

soprattutto quando ha più tempo libero – spiega ancora Bedin – e questa condizione

va utilizzata nell’interesse di tutti. Noi dobbiamo capire che il calcio è uno

svago, è emozione, spettacolo, divertimento. Culturalmente c’è una barriera da

superare, ma con l’Associazione Calciatori abbiamo collaborato per trovare una

soluzione sostenibile. Poi seguirà una pausa più lunga. La sosta consentirà di

tirare il fiato in un torneo come al solito molto faticoso ed estenuante.

Riprenderemo il 20 gennaio con l’anticipo della 1ª di ritorno. Il fatto che per il

quinto anno consecutivo miglioriamo i dati d’ascolto e le presenze negli stadi è

molto importante, perché tutto ciò avviene nonostante impianti non più adeguati. E

anche questa è un’esigenza forte che va intercettata e aiutata ad emergere, perché

soddisfarla rappresenterebbe un sostanziale passo avanti per adeguare il nostro

sistema calcio nel suo insieme». Ma questo è l’augurio non solo del manager

vicentino.

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