• 29 Novembre 2024 14:39

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

A Budelli il ‘passaggio di consegne’ tra il custode-eremita e il direttore del Parco di La Maddalena

Mag 1, 2021

AGI Dopo l’addio dell’ex custode Mauro Morandi, l’isola di Budelli si prepara a una nuova vita. Una sorta di passaggio di consegne ufficiale tra Morandi e il direttore del Parco dell’Arcipelago di La Maddalena, Michele Zanelli, è stato sancito da una manciata di sabbia rosa restituita al suo luogo d’origine da un anonimo ‘predatore pentito’. Il Parco annuncia ora a una serie di interventi di riqualificazione. È stato infatti progettato un piano, finanziato dal Ministero per la Transizione Ecologica che prevede l’abbattimento di alcune opere ritenute abusive, l’efficientamento energetico del fabbricato di Cala di Roto, il ripristino della rete di sentieri e della segnaletica informativa.

“Possibili nuove collaborazioni con l’ex custode”

In vista degli interventi Zanelli ha effettuato un sopralluogo nell’isola dove ha incontrato Morandi. L’operatività del Parco – ha spiegato – si ripercuote inevitabilmente anche su Mauro Morandi che, per questioni di sicurezza e per consentire l’avvio dei lavori, deve lasciare l’immobile nel quale ha vissuto per decenni. Questo – ha però sottolineato – non esclude nuove possibili collaborazioni.  Zanelli ha riconosciuto “l’importanza del ruolo svolto dall’ex-guardiano, sia per la custodia della Spiaggia Rosa da avventori e depredatori, che per la grande risonanza mediatica che lo stesso ha fornito all’Arcipelago di La Maddalena”.

Molti riconsegnano la sabbia della spiaggia rosa prelevata anche 50 anni fa

Una risonanza mediatica che ha concentrato l’attenzione del mondo intero sull’isola di Budelli, sulla sua bellezza e suòòa sua natura selvaggia. “Bellezza e natura che il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena conserva e per le quali si impegna a portare a termine i progetti intrapresi”, ha assicurato il direttore ricordando che “ancora oggi ignoti riconsegnano al Parco la sabbia rosa prelevata addirittura 30 o 50 anni fa, quando quel gesto non era ancora considerato un danno ambientale”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close