Istruiva il figlio sui vari tipi di droga, come andasse tagliata e confezionata, il boss arrestato oggi dai carabinieri di Reggio Calabria insieme ad altre 12 persone, vicine o legate ai clan della Piana di Gioia Tauro.
A soli 8 anni, il piccolo veniva addestrato a riconoscere le varie sostanze dal padre, che in famiglia – hanno scoperto i magistrati della procura antimafia diretta da Giovanni Bombardieri – non ha mai fatto mistero delle proprie attività.
Radicato nella Piana di Gioia Tauro, l’organizzazione disarticolata questa mattina dai carabinieri era in grado di distribuire cocaina e mariuhana su tutte le più importanti piazze di spaccio calabresi. Accusati a vario titolo di detenzione, spaccio e traffico di stupefacenti, nessuno dei 13 arrestati dovrebbe essere stato raggiunto da contestazioni di associazione mafiosa, tuttavia secondo indiscrezioni più di uno di loro si muoverebbe nell’orbita dei clan di Rosarno.