Arriva dalla Francia una nuova incredibile storia che ha come protagonista un automobilista albanese di circa 30 anni. L’uomo è stato individuato e bloccato nella regione dei Pirenei Orientali mentre era diretto verso l’Italia. A bordo aveva un carico davvero insolito con ben 120 chilogrammi di cannabis, già confezionati, che erano stati accuratamente sistemati sul sedile posteriore.
A raccontare il caso è stato il magazine francese L’Indépendant. L’aspetto più assurdo della vicenda è rappresentato dalle dinamiche che hanno portato al fermo dell’uomo e al sequestro di quanto presente all’interno del veicolo. L’automobilista, infatti, aveva postato dei video sui social network (subito diventati virali) in cui si mostrava in auto, con la cannabis a bordo, viaggiando in autostrada a ben 230 km/h. Le autorità locali sono intervenute subito e per il fermato è arrivata una condanna esemplare, con anche una maxi-multa da pagare, oltre a una condanna di tre anni. Andiamo a riepilogare l’accaduto.
Individuato grazie ai social
Come sottolineato in apertura, sono stati i video pubblicati sui social network a “condannare” l’automobilista albanese che stava trasportando il carico di cannabis verso l’Italia (ma la destinazione precisa del trasporto non è nota). L’uomo, dopo il fermo e la confisca del veicolo e della droga, ha confessato che la sua attività da vero e proprio corriere era legata alla necessità di saldare un debito da 30.000 euro (ma non è ancora chiaro con chi). Per questo motivo, aveva accettato di effettuare una serie di trasporti. Per ogni viaggio, il debito sarebbe stato ridotto di 1.000 euro. Toccherà alle indagini svelare quanti trasferimenti di droga sono già stati effettuati, qual era la destinazione precisa del viaggio stesso (e, quindi, del pacco di cannabis) e qual è la rete di distribuzione che sfrutta questo particolare sistema per trasferire droga in Europa, da un Paese all’altro.
Una condanna esemplare
Nel frattempo, in attesa che le indagini chiariscano tutti i punti della questione, il tribunale penale di Perpignan è già intervenuto sulla posizione dell’automobilista albanese. Da quanto emerso dalla ricostruzione del magazine, il giudice non ha creduto alla storia del debito e dei viaggi per scontarlo. Dopo essere stato fermato, infatti, l’uomo è stato condannato a tre anni di carcere e ha ricevuto il divieto di accesso al territorio francese per i prossimi cinque anni. Il veicolo su cui viaggiava è stato, naturalmente, sequestrato, con tutto il suo contenuto.
A completare il quadro è arrivata la maxi-multa da 238.000 euro per aver tentato di trasportare la cannabis. La questione resta aperta: considerato l’elevato quantitativo oggetto del trasporto, infatti, ci sono vari aspetti da chiarire e sarà necessario fare luce su tutti i dettagli del traffico di droga, con l’obiettivo di capire se esiste una rete più grande di distribuzione. Il conducente, infatti, potrebbe essere solo un piccolo ingranaggio di un’organizzazione molto più grande e articolata. Staremo a vedere se ci saranno o meno aggiornamenti sull’accaduto.