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Speranza: sinergia istituzionale e sociale è la bussola per attraversare la tempesta

Giu 11, 2020

informativa alla camera

«Dopo mesi drammatici, tutti, io credo, avvertiamo l’urgente esigenza di allargare e rilanciare il confronto istituzionale, politico e sociale», dice il ministro della Salute

di Nicola Barone

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«Dopo mesi drammatici, tutti, io credo, avvertiamo l’urgente esigenza di allargare e rilanciare il confronto istituzionale, politico e sociale», dice il ministro della Salute

11 giugno 2020


2′ di lettura

«Aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero, diminuiscono i deceduti. L’indice Rt è in tutta Italia sotto 1. Sono dati incoraggianti che però rappresentano solo una parte della realtà. Le analisi rilevano indicazioni precise che non dobbiamo sottovalutare. L’epidemia non è finita: ci sono ancora focolai di trasmissione e il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare». Così il ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa alla Camera sulla pandemia da coronavirus.

«Non bisogna abbassare la guardia»

«Questi due dati, altrettanto oggettivi come quelli positivi – aggiunge Speranza – ci devono invitare ad una convinta e responsabile ulteriore prudenza. Siamo sulla strada giusta, ma il nemico non è vinto. Perché “convivendo” con il Covid, in una situazione in cui aumentano le attività e si liberalizzano gli spostamenti, ne deriva inevitabilmente il moltiplicarsi delle probabilità di incontrare il virus». Per questo, spiega Speranza, «è ancora indispensabile il distanziamento, l’utilizzo delle mascherine, l’igiene personale, evitare gli assembramenti, restare a casa ed avvisare il medico immediatamente ai primi sintomi. Per questo bisogna continuare a rispettare rigorosamente le misure di quarantena. Per questo non bisogna abbassare la guardia nel rispetto dei protocolli di sicurezza definiti per la riapertura delle attività produttive, commerciali, e le altre attività autorizzate. Per questo bisogna continuare le attività di screening e contact tracing, anche con le nuove tecnologie e con l’analisi sierologica in corso».

La mattanza dei medici

Collaborazione con opposizione è un obbligo

A giudizio del ministro «serve una limpida dialettica tra maggioranza ed opposizione, tra forze che a diversi livelli istituzionali hanno, nella gestione della sanità, rilevanti e concorrenti responsabilità di governo, così come definito dall’articolo 117 della nostra Costituzione. Per me la collaborazione non è una scelta ma un vero e proprio obbligo istituzionale».

Confronto a tutto campo da politica a scienza

«Dopo mesi drammatici, tutti, io credo, avvertiamo l’urgente esigenza di allargare e rilanciare il confronto istituzionale, politico e sociale. Serve un confronto a tutto campo, a partire dalle forze politiche in Parlamento, con le tante preziose energie delle professioni sanitarie, del mondo scientifico, università, volontariato e associazionismo». Per Speranza «una forte sinergia istituzionale e sociale è la bussola per attraversare la tempesta».

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