
11 giugno 2020I casi di coronavirus negli Stati Uniti hanno superato quota due milioni. Secondo il calcolo della Johns Hopkins University, i contagi sono 2.000.464, mentre le vittime sono 112.924.
Seguono, per numero di casi, Brasile e Russia, rispettivamente con 772.416 contagi e 493.023, mentre, per il numero di vittime, al secondo posto c’è il Regno Unito, con 41.213 decessi e il Brasile, con 39.680. In totale, in tutto il mondo i casi sono 7.360.239 e i morti 416.201.
Cina: 11 nuovi casi, importati
Undici nuovi casi di coronavirus in Cina, tutti importati. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Pechino, secondo cui sei contagi sono stati registrati a Shangai, tre nella provincia di Canton, uno a Tianjin e un altro a Fujian. Nessuna vittima, invece, nelle ultime 24 ore, con il numero dei decessi che resta fermo a 4.634. I contagi in totale sono 83.057.
Pakistan: 5834 nuovi casi nelle ultime 24 ore
I contagi da coronavirus accelerano in Pakistan superando la soglia dei 5.000 per il secondo giorno consecutivo: secondo i dati resi noti oggi dal ministero della Sanità, nel Paese sono stati registrati 5.834 nuovi casi nelle ultime 24 ore, un bilancio che porta il totale a quota 119.536. Allo stesso tempo, il numero dei decessi è salito a quota 2.356, 101 in più rispetto alle 24 ore precedenti. Le province più colpite sono sempre il Punjab e il Sindh, rispettivamente con 45.463 e 43.790 casi. Nelle ultime 24 ore sono guarite 2.083 persone, per un totale di 38.391 dall’inizio della pandemia. Ad oggi 1.681 pazienti sono in condizioni critiche (+63).
Libia: 378 casi confermati
La Libia registra nelle ultime 24 ore altri 19 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 378 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina ufficiale Facebook, precisando che mentre i morti rimangono 5, i guariti salgono a 59 e le persone attualmente positive da 296 a 314. Misure di lockdown sono in vigore in molte città del Sud per tentare di limitare la diffusione del virus, ma la situazione critica da punto di vista della sicurezza nel Paese non consente una gestione ottimale della situazione sanitaria.