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Divertitevi con i più grandi esperimenti della Scienza!

Dic 3, 2016

Con le vacanze di Natale alle porte saranno molti i genitori che potranno passare più tempo con i propri figli, quindi per questa settimana ho pensato a un suggerimento che possa unire il divertimento e l’interesse scientifico in un gioco divertente che si possa fare tutti insieme, senza spendere cifre altissime.

Nelle ultime settimane ho usato “I più grandi esperimenti della Scienza“, che mi ha piacevolmente stupito. Non è la prima volta che uso giochi di questo tipo; questo ha dalla sua un grande vantaggio: la varietà, sia nella natura delle attività che degli argomenti. La scatola infatti contiene piccoli esperimenti in sei ambiti scientifici: Magnetismo, Chimica, Astronomia, Paleontologia, Botanica, Ottica, Geologia e Biologia.

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Leggendo la lista degli argomenti, e viste le passate esperienze, mi ero fatta un’idea di quello che avrebbe potuto attirare l’attenzione di mia figlia, e avrei scommesso per esempio che del magnetismo e della paleontologia non le sarebbe importato granché, mentre sarebbe andata in visibilio per astronomia, chimica e biologia. Ho incassato l’ennesima lezione sul fatto che i bambini sanno essere imprevedibili. E che se un gioco è fatto bene attira l’attenzione anche del meno interessato!

Uno dei contenuti di maggior successo di questa scatola infatti è stato fin dal primo giorno (e continua ad essere) l’esperimento sul magnetismo. L’idea è quella di far capire ai bambini il magnetismo terrestre, e si ottiene mediante due calamite a ciambella che si infilano in uno stello e che si attraggono o si respingono a seconda dei poli che si associano. Quando mia figlia ha visto un magnete “lievitare” a qualche centimetro di distanza dall’altro è arrivato l’effetto wow, che si è ripetuto quando ha capito che agendo su una calamita appoggiata sul tavolo poteva spostare l’altra, senza farle toccare.

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Passato questo ho puntato sulla paleontologia, sempre con l’idea di lasciare “il meglio” per ultimo (mia figlia non ha mai amato i dinosauri). Peccato che in questo caso il gioco non sia il dinosauro, ma trovare il dinosauro sgretolando a martellate un blocco di calce. Ci si è messa di gran lena e non ha mollato fino a quando non era rimasta che la polvere, e si è divertita un sacco!

Devo sconsigliare di dare ascolto ai suggerimenti delle istruzioni: non mettete un foglio di carta sotto al panetto, ma infilatelo in una scatola con il bordo alto almeno una ventina di centimetri perché schizzano pezzi ovunque! Poi devo dire che il martelletto e lo scalpello di plastica che sono inclusi nella confezione sono praticamente inutili. È comprensibile che non siano stati forniti strumenti metallici ai bambini, ma per andare avanti con i “lavori di scavo” non ho avuto alternative se non dare a mia figlia un cacciavite e il pestacarne (mi è sembrato meno pericoloso del martello!). Unico difetto vero dell’esperimento è che non è ripetibile.

La biologia, su cui contavo vista la sua passione per il microscopio, è invece una mezza delusione. Il microscopio c’è nella confezione, ed è anche molto semplice da montare, peccato che sia di una qualità di gran lunga inferiore a quella del mio modello economico comprato online. Il risultato è che si vede poco e s’ingrandisce ancora meno. In compenso le idee per svolgere attività con questo strumento sono buone, quindi ho “rubato” le idee e le ho usate con il microscopio che avevo già: così sì che è stato un successo!

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Passiamo all’astronomia. Consiste in un mini planetario da tavolo molto basilare, che però è efficace. Serve per vedere le costellazioni visibili in cielo in qualsiasi giorno dell’anno, dai 4 punti cardinali. Al momento mia figlia l’ha considerato solo per pochi minuti e l’ha accantonato, ma poi è diventato il nostro gioco della buona notte. Continua a preferire l’app dello smartphone per cercare le costellazioni in giardino, e lo telescopio per guardare la Luna, ma visto il meteo di questa stagione il mini planetario è un sostituto gradito.

Sulle altre attività ricapitolo velocemente: l’esperimento di botanica è ancora in corso, le piantine stanno crescendo e la piccola è orgogliosa del risultato. Il vulcano è il più scenografico ed è facilmente ripetibile: un successo assicurato.

L’esperimento di ottica è semplice e piuttosto scontato per un adulto, ma per un bambino ha sempre il suo fascino, e oltre tutto i piccoli possono svolgerlo ogni volta che vogliono senza la supervisione degli adulti (cosa che invece è indispensabile con il vulcano, per esempio).

Mia figlia ha giocato per un intero fine settimana insieme a tutta la famiglia, la settimana seguente ha portato qualcuno dei giochi a scuola. Le piantine sono spuntate e stanno crescendo bene; ogni sera prima di dormire controlliamo sul mini planetario le costellazioni che si vedono a dicembre. Appena avremo più tempo approfondiremo meglio le attività di chimica. Direi che l’esperimento è più che riuscito!

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