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Nuovi timori sulla fase 2, Borse in calo. Crolla produzione industriale nell’Eurozona

Mag 13, 2020

MILANO – Ore 11.15. I timori sui nuovi contagi e i rischi di un eccesso di ottimismo e fretta sulle riparture inducono alla cautela gli investitori. Un segnale di allarme forte è arrivato ieri da Antony Fauci, il, super consulente della Casa Bianca sulla pandemia, che nella sua audizione in Senato ha avvertoto che gli americani sperimenteranno “inutili sofferenza e morte”, se si ripartirà troppo in fretta.

Le Borse partono tutte in calo, in scia alla seduta in calo di ieri a Wall Street. Londra arretra dell’1,23%. A Milano l’indice Ftse Mib segna -1,46%. Francoforte perde l’1,86% e Parigi il 2,09%. Non contribuisce ad infondere ottimismo il dato arrvato da Eurostat, che registra un calo della produzione industriale a marzo nell’Eurozona dell’11,3%, con l’Italia che segna la flessione peggiore dell’intera area euro: -28,4% come già annunciato nei giorni scorso dall’Istat.

In flessione anche le Borse asiatiche, con Tokyo che ha concluso gli scambi a -0,49%. Tra gli appuntamenti più attesi della giornata, l’intervento del numero uno della Fed Jerome Powell.

Spread in salita in mattinata. Il differenziale sale a 244 punti, con un tasso di rendimento per i titoli italiani dell’1,91%.

Tra le commodities, rallenta il petrolio dopo il maxi rialzo di ieri. Il Wti con consegna a giugno perde 19 centesimi portandosi a 25,59 dollari al barile, mentre il Brent con consegna a luglio segna -1,6% a 29,50 dollari. E’ stabile invece l’oro, il lingotto vale 1.702 dollari l’oncia, dopo il lieve rialzo registrato ieri.

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