MILANO – “Siamo un’istituzione europea con competenze sull’Eurozona. Rendiamo conto al Parlamento europeo e ricadiamo sotto la giurisdizione della Corte di giustizia europea”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde a proposito della recente sentenza della Corte Costituzionale tedesca che ha chiesto chiarimenti all’Eurotower a proposito del programma di acquisto di titoli lanciato nel 2015, il cosiddetto Quantitative Easing.
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Qe, la sentenza tedesca lega le mani alla Bce
di TONIA MASTROBUONI
“Continueremo a fare tutto ciò che è necessario per soddisfare il nostro mandato. E proseguiremo così”. E dunque, ha aggiunto, le misure della banca centrale europea continueranno a essere “calibrate” e “proporzionali rispetto alle circostanze, che sono eccezionali”. La Bce, ha sottolineato Lagarde, “deve garantire la trasmissione della sua politica monetaria all’intera zona dell’euro”.
La Bce e l’economia dell’euro – ha sottolineato ancora Lagarde – “stanno fronteggiando circostanze eccezionali, uno shock senza precedenti che non avremmo potuto immaginare. In queste situazioni occorre andare oltre gli strumenti ordinari con soluzioni di natura eccezionale, progettate col giusto grado di deviazione e spazio di manovra”. “lo stiamo facendo e continueremo a farlo”, ha aggiunto, anche di fronte ai rilievi dei giudici costituzionali tedeschi.
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dalla nostra corrispondente TONIA MASTROBUONI
A proposito della crisi economica causata dall’emergenza coronavirus, Lagarde non si è voluta sbilanciare sulle possibili ricadute per i Paesi dell’area Euro. “Semplicemente”, ha detto non conosciamo quale sarà la portata dell’impatto del coronavirus sull’economia. Ma per l’Eurozona ci si deve aspettare “un colpo forte”.
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