Dopo due mesi di lockdown totale, di isolamento a casa, entra in vigore luned il dpcm del 26 aprile, che dovrebbe far ripartire una buona parte delle attivit produttive e industriali. Ma un giorno atteso anche e soprattutto dai cittadini, che riponevano molte speranze in un allentamento dei divieti. Qualche misura, in effetti, stata presa, ma restano forti dubbi interpretativi su molte questioni. Il governo ha scelto la strada di non fidarsi del tutto dei cittadini, mantenendo in piedi una fitta impalcatura di regole, spesso ambigue e di complessa interpretazione, aggravate dalla presenza di ulteriori specifiche nelle regioni. Passeggiare, vedere gli amici, andare a ritirare il proprio pasto, partecipare a una funzione religiosa, spostarsi nella seconda casa, incontrare gli amici: tutte attivit normali, fino a qualche mese fa, vietate fino a poco fa, e ora riammesse, ma con molti limiti e regole da rispettare. La riapertura di molte attivit economiche, comunque, ci imporr spostamenti nella citt ed prevedibile che ci saranno molte difficolt sui mezzi di trasporto e che molti ricorreranno all’automobile, provocando un aumento del traffico e dell’inquinamento. Servirebbero provvedimenti drastici e potenti per favorire i trasporti alternativi, con adeguati incentivi per biciclette, bici e motorini elettrici. Ma anche qui, si procede ancora in ordine sparso.