MILANO – Ore 9.30. Le Borse europee ripartono positive in una giornata che guarda soprattutto alla riunione dell’Eurogruppo, il coordinamento dei ministri delle Finanze dell’Eurozona, in cui i Paesi dovrebbero discutere delle misure da mettere in campo a livello europeo per tamponare la crisi sanitaria ed economica. I nodi irrisolti restano la possibile emissione di obbligazioni europee, i cosiddetti eurobond, le cui risorse sarebbero poi destinate agli stati maggiormente piegati dalla pandemia, e l’utiliizzo delle linee di credito del Mes. Strada, questa, caldeggiata dalla Germania, che guida il fronte europee che si oppone ai nuovi bond comunitari, al lavoro invece per ammorbidire le condizioni legate alla concessione dei finanziamenti da parte del Meccanismo europeo di stabilità.
Milano avanza così in avvio del 3,3%, Francofprte cresce del 3,86%, Parigi del 3,3% e Londra allsegna un aumento del 2,84%.
Rep

Ecco l’asse Roma-Parigi: ultimatum ai rigoristi per lanciare gli Eurobond
di TOMMASO CIRIACO e ALBERTO D’ARGENIO
Ma il traino per i listini è arrivato soprattutto da Wall Street, con i listini che ieri hanno messo una seduta in fortissimo rialzo. Il Dow Jones si è fermato a +7,59% e il Nasdaq a +7,33%. Bene anche i mercati asiatici in mattinata. A Tokyo il Nikkei ha chiuso a +2,01%.
I mercati intanto scommettono su un’intesa in settimana tra Russia e Arabia Saudita sui tagli alla produzione. Intesa in qualche modo preannunciata dal presidente Usa Donald Trump che aveva parlato di un contatto telefonico tr a il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e Vladimir Putin. Contatto però smentito dal Cremlino. In mattinata il Wti avanzadel 3,57% a 27 dollari mentre il Brent sale del 3% a 34 dollari.