Quelle che si vedono in gallery sono foto di un modello M3 prodotto da Ferrari a fine anni Novanta. Calma, la M3 BMW nulla ha a che fare. Qui si parla di uno dei tre veicoli per test, un prototipo, o meglio muletto della serie denominata F140 A su cui venne provato il motore della futura Ferrari Enzo (F140B).

Da fuori la M3 è rossa, come molte Ferrari e assomiglia sia alla 348 (davanti) sia alla 355 (dietro) con carreggiata e passo estesi, rispetto al teorico modello preso come base, F119AB. Dentro si nota impronta da 348 ma con qualche aggiornamento della 360 Modena, mentre sotto il vestito… Difficile dire, senza metterci occhio o mano. Il motore un V12, cosa prelibata e anche impressionante, in questo “contenitore”.

Le sospensioni e i freni erano derivazione della 355 Challenge. Questo modello, uno dei soli tre esistenti, è stato passato di mano tra chi lo ritirò dalla Casa e poi anche da alcune aste, quotando cifre nemmeno elevate, se si pensi a cosa e quanto raro sia un modello prototipale specialmente della Ferrari. La stima oggi è indefinibile, partendo da quei 150/200mila euro, base dell’ultimo passaggio proprietà con valore noto.

Contando che il peso dichiarato era 1.365 Kg, spendere meno di 150 euro al chilo, per una Ferrari ancora relativamente moderna e veramente, originalmente, unica… Sono Troppi? No. Diverso il discorso pensando all’uso, alla guida di un simile “mostro” che mette motore sovradimensionato al posto di quanto in uso, per i modelli da cui deriva. Non facile nemmeno quantificare comfort e oneri di manutenzione, se l’hardware era pre-serie e non quanto di approvato per i normali parametri, lo stress da utilizzo libero.

355? Mica tanto, se si sente accesa con il V12!