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In Lombardia calano le telefonate al 112, il picco il 13 marzo. Resta elevato il rapporto con i ricoveri

Apr 4, 2020

le chiamate ai numeri di emergenza

Più di 2,1 milioni di chiamate pervenute dal 18 febbraio a fine marzo al 112, 118 e numero verde per le emergenze. Trend calante e picco intorno al 12 di marzo

di Michela Finizio

4 aprile 2020


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5′ di lettura

Da alcuni giorni si sente dire: gli accessi al pronto soccorso in Lombardia stanno calando, è un segnale positivo. A confermarlo sono i dati relativi alle chiamate ai numeri di emergenza che il Sole 24 Ore è in grado di pubblicare, ricevute dall’inizio della crisi dagli operatori di 112, 118 e numero verde 800 89 45 45.

Oltre 2,1 milioni di chiamate, il trend giorno per giorno

Sono più di 2,1 milioni le chiamate pervenute dal 18 febbraio a fine marzo ai tre numeri attivi per le emergenze sul territorio lombardo. In media 20mila al giorno al 112, 4.400 alle sale operative del 118 e 29.700 al numero verde attivato il 22 febbraio per la gestione del Covid-19. Il primo contagio dovuto dal virus è emerso proprio durante la giornata di venerdì 21 febbraio ed è stato conclamato il sabato.

I dati dell’Azienda regionale emergenza e urgenza (Areu) raccontano in modo chiaro il trend dell’epidemia in Lombardia. Il picco delle chiamate al 118 si è registrato il 13 marzo (5.518) e poi il numero è tornato a calare fino alle 3.031 quotidiane registrate a fine mese. Al 112, invece, i telefoni hanno squillato più che mai il 12 marzo, raccogliendo 25.600 chiamate, per poi attestarsi tra le 14mila e le 11mila negli ultimi giorni del mese. Al numero verde, invece, il boom del centralino si è raggiunto il 9 marzo, con ben 60.862 telefonate registrate, proprio il giorno dopo il lockdown generalizzato in Lombardia, quando gli interrogativi dei cittadini erano davvero tanti.

LE TELEFONATE AI NUMERI D’EMERGENZA IN LOMBARDIA

Il confronto con la curva dei contagi

Può risultare molto utile confrontare la curva delle telefonate con i dati ufficiali della Protezione civile sui positivi da Covid-19, sui ricoveri e sui tamponi effettuati. Infatti, stando a quanto emerso dalle cronache e dalle informazioni sulle procedure di ospedalizzazione, il passaggio del paziente dai numeri di emergenza all’inizio era quasi un passaggio obbligato per essere sottoposti al tampone, ancor più obbligato – per ovvi motivi – per chi registrava sintomi gravi. Purtroppo il numero di ricoveri ogni 100 telefonate ricevute al 112 e al 118 è in costante aumento nel mese di marzo e raggiunge il suo picco tra il 29 e il 30 del mese.

IL RAPPORTO TRA CHIAMATE E RICOVERI

Interessante valutare anche il rapporto di tamponi effettuati ogni 100mila telefonate pervenute al 112 e al 118, proprio perché all’inizio i tamponi venivano effettuati quasi esclusivamente ai casi “ospedalizzati” e quelli entrati in contatto con positivi conclamati. Il tasso di frequenza dei test a fine marzo è molto più elevato. Addirittura il 30 di marzo il numero di test effettuati supera di dieci volte il numero di chiamate.

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