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Alitalia, nel decreto coronavirus un nuovo salvataggio: strada spianata verso l’ingresso dello Stato

Mar 15, 2020

MILANO – L’emergenza coronavirus costringe il governo a rivedere i propri piani anche sul dossier Alitalia. Nel decreto anti crisi che il governo varerà oggi l’esecutivo potrebbe inserire una misura che di fatto riporterebbe lo Stato in cabina della compagnia aerea. In particolare il governo starebbe infatti pensando alla creazione di una newco pubblica per prendere in affitto la parte ‘aviation’.

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L’ipotesi della newco sembra profilarsi come un eventuale ‘piano B’ nel caso la scadenza di mercoledì 18, termine previsto per la presentazione di offerte, andasse deserta. La strada che si sarebbe scelta sarebbe quella di autorizzare il commissario straordinario ad affittare i complessi aziendali ad una società di nuova costituzione a totale o prevalente partecipazione pubblica, anche indiretta.

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Per quanto riguarda le nuove risorse, secondo indiscrezioni, si tratterebbe di un nuovo prestito di circa 1 miliardo per dare ossigeno alle casse della compagnia, dopo che la situazione legata all’epidemia di coronavirus ha ridotto pesantemente i passeggeri, e le cancellazioni fanno prevedere che il trend si protrarrà anche nei prossimi mesi.

Alitalia, come tutte le compagnie aeree, sta accusando pesantemente il colpo dopo che l’emergenza coronavirus ha pesantemente ridotto il numero dei voli in tutta Europa e in Italia in particolare, dove di fatto resta aperto quasi un aeroporto per Regione. Una situazione che ha già portato l’ex compagnia di bandiera a mettere in cigs altre 400 persone oltre alle 1.020 già interessate dall’ammortizzatore fino al 23 marzo. E l’effetto coronavirus sarà ancora più pesante nei prossimi mesi per il personale della compagnia: nella richiesta di proroga della cassa, che scatterà dal 24 marzo fino al 31 ottobre, l’azienda ha aggiunto 2.785 dipendenti solo per gli imprevisti legati all’emergenza coronavirus, portando il totale dei lavoratori in cigs nei prossimi 7 mesi a 3.960.


Intanto in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, la compagnia sta predisponendo una serie di voli speciali per permettere a migliaia di connazionali di rientrare in Italia, e continuerà anche ad operare verso alcuni Paesi che hanno disposto provvedimenti restrittivi ai cittadini italiani e a passeggeri che hanno soggiornato in Europa.

Decollerà nella serata di lunedì 16 marzo da Roma Fiumicino un volo speciale per le Maldive che, per rispettare il divieto di ingresso nel Paese agli italiani, farà un preventivo scalo tecnico al Cairo per cambiare l’equipaggio. Per l’Egitto sono infatti già partiti piloti e assistenti di volo che, prendendo servizio dal Cairo, potranno garantire, nel rispetto delle normative aeronautiche sui limiti di impiego, un volo di andata e ritorno per Malé senza scendere dall’aereo. Il Boeing 777 arriverà alle Maldive, senza passeggeri, alle ore 13:15 locali del 17 marzo e il rientro a Fiumicino è previsto alla mezzanotte del 18 marzo.

Nella medesima prospettiva di assicurare un servizio pubblico essenziale, Alitalia continuerà ad operare da Roma Fiumicino due voli al giorno su New York e su Londra per permettere ai cittadini italiani e stranieri, tra i quali molti studenti, di rientrare nei rispettivi luoghi di residenza.

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