MILANO – Ore 9.Piazza Affari non riesce a rialzare la testa e le contrattazioni ripartono ancora in calo senza lasciare spazio per il momento a un recupero dai ribassi degli ultimi due giorni e in avvio cede lo 0,38%. Anche gli osservatori internazionali continuano ad interrogarsi sulle possibili ricadute per l’economia italiana della diffusione del virus nel Paese. Un allarme arriva in giornata dall’agenzia di rating Dbrs, secondo cui il calo del turismo legato al virus “aumenta il rischio di una recessione in Italia”, perchè “l’impatto già avverso sulla domanda straniera è ora accompagnato dal rischio di un ampio e prolungato stop dell’attività economica”.
La tensione continua a farsi sentire anche sul fronte obbligazionario con lo spread che prosegue la sua risalita. Il Differenziale sale a 152 punti con il rendimento del titolo decennale europeo torna sopra l’1% dopo quasi due mesi.
Anche al di fuori dei nostri confini proseguono le vendite sul fronte azionario. Le Borse europee ripartono tutte in calo in linea con quanto visto anche sui listini asiatici: Francoforte cede lo 0,85%, Parigi lo 0,59% e Londra ai primi scambi lascia sul terreno lo 0,46%. Tokyo si ferma a -0,79%, l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,83%, mentre quello di Shenzhen segna un tonfo del 2,71%.Restano deboli anche le quotazioni del petrolio. I contratti sul greggio Wti guadagnano 10 centesimi a 50 dollari al barile rispetto alla chiusura di ieri; il Brent invece è in lieve ulteriore discesa dello 0,1% a 54,9 dollari al barile.