Si aggrava il bilancio del coronavirus Covid-19, come è stato ribattezzato ieri dall’Organizzazione modiale della Sanita riunita a Ginevra per fronteggiare l’emergenza. Sono 1115 i decessi e 4849 casi accertati – anche se in un balletto di cifre che non riesce a trovare conferma si teme siano di più. Ma sembra che il numero dei nuovi casi sia in costante rallentamento.
In Cina, soprattutto a Wuhan, intanto con la riapertura delle fabbriche, sono aumentate le misure restrittive.
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L’Oms ha alzato il livello di allarme per il Covid-19 – sigla che sintetizza corona, virus e disease (malattia) – e avverte che il “tempismo è essenziale” poiché ora ci sono una “finestra di opportunità” e una “possibilità realistica” per fermare l’epidemia. Da Ginevra, dove ieri sono arrivati 400 scienziati da tutto il mondo per fare il punto sulla malattia, il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus non ha usato giri di parole: “Un virus può creare più sconvolgimenti politici economici e sociali di qualsiasi attacco terroristico. Il mondo si deve svegliare e considerare questo virus come il nemico numero uno”.
I voli internazionali operativi tra la Cina e 46 Paesi e regioni dopo la drastica riduzione dei collegamenti sono 710. Nel fornire gli ultimi dati, la Civil Aviation Administration of China (Caac), ha sollecitato la comunità internazionale a seguire le raccomandazioni degli organismi multilaterali e “a considerare con grande attenzione l’adozione” di eventuali misure restrittive. Mentre la Cina chiede il ripristino urgente dei collegamenti.