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Bologna, in 10mila per Bonaccini: “Se l’Italia somigliasse di più all’Emilia-Romagna sarebbe un Paese migliore” – La Repubblica

Dic 7, 2019

BOLOGNA – Sono aumentate a 10mila le persone che hanno risposto all’appello di Stefano Bonaccini in piazza Maggiore a Bologna per il lancio della sua campagna elettorale per le Regionali 2020 con lo slogan “La forza delle persone”: tante bandiere del Pd, qualcuna dell’Europa e un lungo striscione portato dai Verdi. “Qui c’è tanta gente”, sottolinea, dicendosi assai contento, Romano Prodi, presente sul Crescentone. E Bonaccini, ringraziando il Professore, commenta: “La piazza era un rischio ma ne valeva la pena. Grazie alle sardine abbiamo ritrovato il coraggio”.

“Noi siamo già liberi. Fermare il consenso della Lega. Appello a M5S”

“Se l’Italia somigliasse di più all’Emilia-Romagna sarebbe un Paese migliore”, dice Bonaccini dal palco. E ricorda: “Qui nacque il fascismo e per questo qui piu forte la Resistenza. Noi siamo già liberi non abbiamo bisogno di esserre liberati”, insiste rispondendo agli slogan della sua rivale, la leghista Lucia Borgonzoni. “Questa è terra di ponti sui fiumi, non di muri”. “Se alzi i muri uccidi l’Emilia-Romagna. Persino il trattino tra Emilia e Romagna non è un muro ma un ponte a unirle”.

“Noi sappiamo bene che il vento, in Europa e in Italia, va in un certo modo, d’altra parte negli ultimi due anni in 9 regioni si è votato e in 9 regioni ha stravinto la Lega. Noi qui cerchiamo di arrestare quel grande consenso che la Lega ha conquistato e proviamo a ribaltarlo, e a ripartire, per dire all’Italia che c’è anche un vento diverso, che può arrivare, e che se parte dall’Emilia-Romagna chissà che dopo non arrivi nel resto del Paese”, aveva sottolineato a margine dell’evento Bonaccini.


“La Lega vuole portare qui il mercato della salute, la sanità privata – dice ancora Bonaccini -. Noi siamo per quella pubblica. Io non mi sento migliore della mia avversaria, ma profondamente diverso. A una destra che predica la sicurezza privata dobbiamo contrapporre la sicurezza di tutti a partire di chi non ha la possibilità di difendersi da solo. Dobbiamo accelerare nella bonifica della nostra area perché in questo siamo maglia nera: pianteremo un albero per ogni abitante dell’Emilia Romagna, quattro milioni e mezzo.”

“Appello agli elettori 5 stelle. Ho tenuto aperta la porta del confronto. A loro adesso chiedo, visto che negli ultimi mesi abbiamo approvato insieme tutte le scelte più importanti, non era meglio confrontarsi sui programmi? Noi resteremo aperti al confronto anche il giorno dopo perché non è vero che siamo tutti uguali. Mancano 50 giorni al 26 gennaio. Se vuoi andare veloce vai solo ma se vuoi andare lontano vai insieme ad altri. Datemi una mano. Noi non promettiamo il paradiso in terra ma una terra di cui andare orgogliosi. Con una croce si vota una lista, però ci sono due progetti di Regione e due candidati presidenti, si può scegliere anche il voto disgiunto. Non ho il simbolo del Pd perchè tutti i partiti della mia coalizione hanno pari dignita. Servire questa regione è stato ed è in privilegio. Questa terra era tra le piu povere, si è risollevata da un sisma, questa è la nostra regione. L’unica che porta il nome di una strada, la via Emilia, nata per dividere e che invece è riuscita ad unire”

Bergonzoni: “Non perdere la regione”. Merola: “Insistere”

La manifestazione ha avuto inizio con “Bella ciao” e il video-messaggio di Alessandro Bergonzoni: “Siamo qui per rinsavire/ per non perdere la regione/le sardine ci hanno svegliato”. In piazza, fra migliaia di sostenitori, anche il sindaco Virginio Merola, l’omologo di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Proprio sul sostegno dei primi cittadini punta il candidato del centrosinistra: “Alcuni dei sindaci che mi sostengono hanno battuto il centrosinistra, ma hanno scelto ugualmente di sostenerci in questa partita”.

In piazza ci sono anche la presidente dell’Anpi Anna Cocchi, la numero uno di Tper Giuseppina Gualtieri; fra i dem, Paolo Calvano e Francesco Critelli. “Insistere. Ce la possiamo fare, se insistiamo sui nostri valori, sulle nostre idee e sulle proposte che stiamo portando avanti”, sottolinea il primo cittadino di Bologna. Fra i videomessaggi a sostegno di Bonaccini quello di Francesco Guccini (“Voto Pd. Mi dicono che dovremmo farcela, che siamo due punti avanti, piuttosto che niente è meglio piuttosto. Se vincesse la Lega? Adesso direi ve la godete voi, c…zi vostri”) e dello Zar della pallavolo Ivan Zaytsev (“Io non voterò Bonaccini, purtroppo non posso farlo perché sono residente in un’altra regione, ma conto sul voto di tutti voi: mi raccomando non sbagliatevi e votate Stefano”).

Prodi: “Qui hanno un programma, gli altri no”

Il commento di Romano Prodi: “Sto ascoltando un bel discorso non solo sulle cose fatte, ma anche sul futuro. qui ho sentito un bel programma. Vorrei davvero che tutta I’Italia fosse come l’Emilia-Romagna. Io non credo davvero che nessuno voglia votare per una persona che non ha nessuna esperienza rispetto a una persona che ha un programma, che guarda anche al futuro, che si è occupata sia della modernità che della protezione della parte più fragile della società emiliano-romagnola”

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