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Venezia al referendum, si vota per la separazione da Mestre

Dic 1, 2019

Si vota da questa mattina a Venezia per il referendum sulla separazione da Mestre. Le sezioni elettorali sono 256 sezioni e 206mila le persone che risiedono nel territorio comunale che potranno votare fino alle 23. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Alle 12.20 aveva votato il 7,23% degli aventi diritto.

È il quinto tentativo di divorzio tra le città che costituiscono oggi un’unica realtà amministrativa. In passato – nel 1979, nel 1989, nel 1994 – hanno sempre prevalso i ‘no’, mentre al quarto tentativo, quello del 2003, non si arrivò nemmeno al quorum: l’affluenza si fermò al 39%, ma anche allora prevalsero le schede con il ‘no’.

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Sotto la cenere, però, le istanze separatiste non si sono mai spente. La sentenza del Consiglio di Stato del 18 settembre scorso, che ha ribaltato un precedente giudizio del Tar, ha riaperto la strada delle urne, con ovvia soddisfazione dei comitati separatisti. E anche stavolta non sono mancate le polemiche. Il sindaco Luigi Brugnaro, convinto che l’iniziativa contrasti con la legge sulle città metropolitane, ha invitato all’astensione.

Le forze di maggioranza in Comune si allineano al ‘non voto’, mentre l’opposizione si divide tra il Pd, che invita a votare contro la separazione, e il M5S che propende per il ‘sì’, in nome del “rispetto per la volontà popolare”. Voce dissonante a sinistra per l’ex candidato sindaco Felice Casson, favorevole alla separazione. Lega e Italia Viva si sono espressi per la libertà di voto.

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