• 13 Febbraio 2025 15:14

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Il boss Messina Denaro chiamato «San Matteo» nei messaggi audio di Nicosia

Nov 4, 2019

Abolire il 41 bis

Si legge negli atti: «Il Nicosia, inoltre, sfruttando il baluardo della militanza politica, ha portato avanti l’ambizioso progetto di alleggerire il regime detentivo speciale di cui all’art. 41 bis o.p., da sempre tema oggetto di accesi dibattiti sia all’interno dell’associazione mafiosa che nell’agenda politica nazionale».

Nicosia sfruttando il baluardo della militanza politica, ha portato avanti l’ambizioso progetto di alleggerire il regime detentivo del 41 bis, da sempre tema di accesi dibattiti sia all’interno dell’associazione mafiosa che nell’agenda politica nazionale

Soldi da Matteo Messina Denaro

I suoi rapporti con la mafia sarebbero tali da poter richiedere dei finanziamenti direttamente al boss Matteo Messina Denaro. Si legge negli atti: Nicosia «aveva inoltrato un messaggio vocale a un ignoto destinatario, in cui auspicava il finanziamento di un “progetto” per un milione di euro da parte di “Matteo”, da identificarsi (anche per le conversazioni registrate subito dopo, come si vedrà) certamente nel latitante Messina Denaro». Dice nell’audio: «Giratevela a Matteo così mi finanzia il progetto, manda un milione di euro. Ringrazia… minchia ringrazia, così… ci vuole il contributo, il contributo dalla famiglia… per quello che faccio…».

San Matteo

In un altro audio invocava l’intervento di San Matteo «noi preghiamo San Matteo…tutti i Matteo…tutti…tutti tutti…tutti…quelli buoni quelli cattivi…tutti i Matteo…San Matteo proteggici…proteggici San Matteo…mai contro a San Matteo…mai contro a San Matteo…Onorevole Occhionero…mai mai si deve dire che siamo stati contro San Matteo, non si può sapere mai…mai contro a San Matteo, per ora c’è San Matteo che comanda e noi siamo, preghiamo San Matteo…grazie San Matteo per quello che ci dai tutti i giorni…grazie…grazie…grazie».

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La paura di Grasso (ex procuratore nazionale antimafia)

Da altre conversazioni, invece, emerge il timore che aveva di Piero Grasso, senatore di LeU, ma con un importante trascorso nella magistratura (ex capo della procura di Palermo e della Direzione nazionale antimafia). «Quello rompe i coglioni», dice ad Accursio Dimino, anche lui fermato. In particolare, Nicosia teme che Grasso scopra i suoi legami con la mafia: «intanto per ora non mi ha bruciato… se s’informano bene e s’informano… mi brucia, certo che mi brucia».

Passare a Forza Italia

Per questo decide di cambiare sponsor politico. «Di ciò – riassumono gli investigatori – si aveva contezza innanzitutto da una conversazione fra lui e il sodale mafioso Accursio Dimino registrata il 28 febbraio 2019; il dialogo era immediatamente successivo a un incontro fra i due e l’agrigentina Vanessa Sgarito, candidata alle elezioni politiche del 2018 nelle liste di “Forza Italia” per i collegi di Agrigento e Caserta e poi non eletta». Dice Nicosia: «Questa è amica di Berlusconi, va a mangiare con Berlusconi… si, tutti i sabati, è amica della fidanzata di Berlusconi, molto amica Io glielo posso chiedere se eventualmente il gruppo parlamentare ti vuole… voglio fare cambio io, voglio cambiare deputata».

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