La Boeing ha fornito i suoi primi smartphone Black agli alti gradi dell’esercito statunitense e al capo della NSA per effettuare una serie di test.La peculiarità di questo terminale è che in grado di “auto-distruggersi” nel caso qualcuno tenti di violarne l’hardware o i dati.
“Ogni tentativo di rompere il case del dispositivo attiva funzioni che cancellano dati e software contenuti all’interno e lo rendono inservibile”, ha assicurato Boeing alla Commissione Federale per le Comunicazioni statunitense.
In verità la quantità di dati archiviata sul dispositivo dovrebbe essere comunque limitata poiché dovrebbe operare per lo più come hub di ingresso all’infrastruttura virtuale governativa – il top secret JWICS network.
Il Black phone è stato progettato per connettere agenti e fornitori di tutto il mondo con la rete di comunicazioni cifrata del Governo. Ecco spiegato il motivo del coinvolgimento del più alto graduato NSA, l’Ammiraglio Michael Rogers.
Ovviamente il terminale sarà anche in grado di funzionare come normale telefono grazie all’architettura dual-SIM, che comunque manterrà separate le comunicazioni su rete tradizionale e quella cifrata.
Il progetto Boeing nasce in collaborazione con BlackBerry, ma comunque le vendite saranno contingentate. Non diventerà mai un prodotto consumer.
Sotto il profilo hardware si tratta di uno smartphone Android 4G LTE con schermo da 4,3 pollici (540 x960 pixel) e SoC ARM Dual Cortex A9 1.9 GHz. È presente una fotocamera ma non se conoscono le caratteristiche. Completano la dotazione il supporto Bluetooth 2.1, slot microSD, connettore a 24 pin per moduli, PDMI, e batteria mAh 1590. Non manca il supporto alla cifratura FIPS 140-2 e la completa configurazione delle policy di accesso al sistema operativo.