la decisione a parigi
Bergamo per la sezione gastronomia e Biella per la categoria artigianano e arte popolare si aggiungono alle altre nove realtà italiane già inserite nell’elenco delle città creative: Milano, Bologna, Pesaro, Parma, Alba, Torino, Carrara e Fabriano. In tutto il mondo ora sono 246 le creative cities Unesco
di C.A.F.
30 ottobre 2019
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3′ di lettura
Bergamo e Biella, sono le due città italiane tra le 66 nuove città a livello mondiale inserite dall’Unesco nell’elenco delle “creatives cities”.
La decisione finale, giunta al termine di un percorso durato mesi per tutte le realtà candidate, è stata comunicata ufficialmente mercoledì 30 ottobre dal direttore generale Unesco Audrey Azoulay a Parigi.
Bergamo per la sezione gastronomia e Biella per la categoria artigianano e arte popolare si aggiungono così alle altre nove realtà italiane già inserite nell’elenco delle città creative: Milano per la letteratura, Bologna e Pesaro per la musica, Parma e Alba per la gastronomia, Torino per il design, Carrara e Fabriano per artigianato e arte popolare. In tutto il mondo ora sono 246 le creative cities Unesco.
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«Tutte queste città creative, ognuna con le sue caratteristiche – ha detto Azoulay – fanno della cultura un pilastro, non un accessorio, delle loro strategie». Un aspetto che «favorisce l’innovazione politica e sociale e d è particolarmente importante per le giovani generazioni».
Bergamo: premiate le Cheese Valleys
Soddisfazione per il riconoscimento a Bergamo, dove si sottolinea come l’Unesco, organismo che seleziona e raccoglie il patrimonio mondiale nelle sue varie espressioni «ha riconosciuto la sapienza dell’arte casearia delle Cheese Valleys bergamasche, con le sue 30 produzioni storiche, 9 Dop, 3 presidi
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