Valtteri Bottas è stato protagonista di un violento impatto contro le barriere alla fine della Q3 del Gran Premio del Messico di Formula 1: il finlandese della Mercedes è finito a muro all’ultima curva, mentre era impegnato nel suo tentativo finale. Bottas, trasportato al centro medico per accertamenti, ha ottenuto il nulla osta alla partecipazione alla gara di domani.

L’incidente di Bottas ha avuto conseguenze sulla pole di Max Verstappen: l’olandese della Red Bull, infatti, non ha rallentato a fine giro nonostante fosse stata sventolata una doppia bandiera gialla per lo schianto di Bottas. Nel 2016 in Ungheria a Nico Rosberg era stata comminata una penalità di tre posizioni in griglia per un’infrazione simile.

A più di un’ora dalla fine delle qualifiche, i commissari hanno visionato attentamente la telemetria di Verstappen e lo hanno convocato. Questo alla luce delle dichiarazioni dell’olandese, che in conferenza stampa aveva ammesso di non aver rallentato al termine del suo giro lanciato. Affermazione, questa, che gli si è ritorta contro. A Verstappen è stata comminata una penalità di tre posizioni in griglia. La sanzione di Verstappen promuove Charles Leclerc in pole, con Sebastian Vettel al suo fianco in prima fila.

“I commissari […] hanno esaminato prove video, audio e della telemetria, che evidenziavano chiaramente come il pilota abbia cercato di cogliere un tempo sul giro valido e non abbia ridotto la velocità nel settore interessato”, si legge nella nota diffusa dalla FIA. A Verstappen sono stati anche decurtati due punti sulla patente.

L’on-board di Verstappen a fine Q3. Foto: F1

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