RAPPORTO DELLA FONDAZIONE MIGRANTES
Sono quasi 5,3 milioni gli italiani che risiedono all’estero. Parliamo dell’8,8 per cento degli oltre sessanta milioni che risultano residenti in Italia. Nell’ultimo anno, con oltre 20 mila iscrizioni il Regno Unito è la prima meta prescelta. Al secondo posto la Germania. A seguire Francia, Brasile, Svizzera e Spagna
di Andrea Carli
25 ottobre 2019

4′ di lettura
Sono quasi 5,3 milioni gli italiani che risiedono all’estero. Parliamo dell’8,8 per cento degli oltre sessanta milioni che risultano residenti in Italia. A scattare una fotografia dei nostri connazionali all’estero è la Fondazione Migrantes, nel “Rapporto italiani nel mondo 2019”, giunto alla XIV edizione e presentato a Roma il 25 novembre.
Più della metà degli italiani che risiedono all’estero (51,5%) è iscritto all’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) per espatrio, ma continua la crescita degli iscritti per nascita (39,7%). Le acquisizioni di cittadinanza sono il 3,4%, le reiscrizioni per irreperibilità il 4,0%. Il 43,9% è iscritto da oltre 15 anni, il 20,7% da meno di 5 anni.
ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO: LE METE DI DESTINAZIONE
Dati in percentuale (Fonte: XIV edizione del “Rapporto Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes)
Oltre 128.500 italiani espatriati nel solo 2018
Nel solo 2018, hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali per espatrio 128.583 italiani (400 persone in più rispetto all’anno precedente). L’attuale mobilità italiana continua a interessare in prevalenza i giovani (18-34 anni, 40,6%) e i giovani adulti (35-49 anni, 24,3%). Il 71,2% degli iscritti all’Aire per solo espatrio da gennaio a dicembre 2018 è in Europa e il 21,5% in America (il 14,2% in America Latina). A uno sguardo più dettagliato sono ben 195 le destinazioni di tutti i continenti. È un’inesorabile “vuoto” sociale, iniziato nel lontano 1995, che si sta creando e che difficilmente potrà trovare soluzioni facilmente adottabili.
Nel solo 2018, hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali per espatrio 128.583 italiani (400 persone in più rispetto all’anno precedente)
Nel 2018 Regno Unito prima meta
Torna il protagonismo del Regno Unito che, con oltre 20 mila iscrizioni, risulta essere la prima meta prescelta nell’ultimo anno (+11,1% rispetto all’anno precedente). Considerando però i numeri contraddittori sulla reale presenza di italiani sul suolo inglese. sottolinea l’indagine, si può pensare che molte di queste iscrizioni siano, probabilmente, delle “regolarizzazioni” di presenze già da tempo in essere, “emersioni” fortemente sollecitate anche dalla Brexit che ha provocato molta confusione nei residenti stranieri nel Regno Unito e a Londra in particolare, e continua tuttora a disturbare il sonno degli innumerevoli lavoratori di origine straniera impegnati nei diversi settori occupazionali. Al secondo posto nella classifica 2018, con 18.385 connazionali, e nonostante il decremento di 1.622 unità rispetto all’anno precedente, vi è la Germania (-8,1%). A seguire la Francia (14.016), il Brasile (11.663) la Svizzera (10.265), la Spagna (7.529).
Dal Nord al Sud, la mobilità corre per tutta la Penisola
Le partenze nell’ultimo anno hanno riguardato 107 province italiane. Le prime dieci sono: Roma, Milano, Napoli, Treviso, Brescia, Palermo, Vicenza, Catania, Bergamo e Cosenza. Si va, cioè, dal Nord al Centro, al Sud e alle Isole a riprova, ancora una volta, come sia tutto il tessuto italiano ad essere interessato attualmente dalla mobilità. Con 22.803 partenze continua il solido “primato” della Lombardia, la regione da cui partono più italiani, seguita dal Veneto (13.329), dalla Sicilia (12.127), dal Lazio (10.171) e dal Piemonte (9.702).