• 27 Dicembre 2025 16:10

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Vaticano: si dimette Domenico Giani, capo della Gendarmeria – Corriere della Sera

Ott 14, 2019
Rimetto il mio incarico

Avendo sempre detto e testimoniato di essere pronto a sacrificare la mia vita per difendere quella del Papa, con questo stesso spirito ho preso la decisione di rimettere il mio incarico per non ledere in alcun modo l’immagine e l’attivit del Santo Padre. E questo, assumendomi quella “responsabilit oggettiva” che solo un comandante pu sentire, sono state le parole di Giani. Tutto nato della soffiata intorno alle indagini sulle operazioni finanziarie e immobiliari della Segreteria di Stato: la disposizione di servizio firmata dal comandate della Gendarmeria Domenico Giani, con tanto di nomi e foto di cinque dipendenti vaticani sospesi cautelativamente il 2 ottobre, era stata pubblicata dopo poche ore dal settimanale L’Espresso e quindi su tutti i media. E cos Giani ha spiegato ai media vaticani: Sono trascorsi 15 giorni dalla pubblicazione del documento che era stato inoltrato ad uso interno esclusivamente per gendarmi e guardie svizzere. Come indicato nel comunicato della Sala Stampa del primo ottobre, in corso un’indagine e le persone coinvolte sono state raggiunte da un provvedimento amministrativo. L’uscita di questo documento, pubblicato da alcuni organi di stampa, ha certamente calpestato la dignit di queste persone. Anche io come Comandante ho provato vergogna per quanto accaduto e per la sofferenza arrecata a queste persone. Ho dedicato 38 anni della mia vita al servizio delle istituzioni, prima in Italia, e poi per 20 anni in Vaticano, al Romano Pontefice. In questi anni ho speso tutte le mie energie per assicurare il servizio che mi era stato affidato. Ho cercato di farlo con abnegazione e professionalit ma sentendomi, come il Vangelo di due domenica fa ci ricorda, serenamente un “servo inutile” che ha fatto fino in fondo la sua piccola parte.

Molti nemici interni

Del resto c’ chi sospetta che la diffusione del documento fosse un modo per colpire il comandante, vent’anni di servizio come angelo custode del Papa. L’aver condotto indagini e perquisizioni, in questi anni, ha procurato a Giani molti nemici interni. La stessa indagine sugli investimenti immobiliari nasce da uno scontro interno al Vaticano tra Ior e Segreteria di Stato. Anche il comunicato ufficiale della Santa Sede parla di responsabilit oggettiva: Volendo garantire la giusta serenit per il proseguimento delle indagini coordinate dal Promotore di Giustizia ed eseguite da personale del Corpo, non essendo emerso al momento l’autore materiale della divulgazione all’esterno della disposizione di servizio – riservata agli appartenenti al Corpo della Gendarmeria e della Guardia Svizzera Pontificia – il Comandante Giani, pur non avendo alcuna responsabilit soggettiva nella vicenda, ha rimesso il proprio mandato nelle mani del Santo Padre, in spirito di amore e fedelt alla Chiesa ed al Successore di Pietro.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close