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Il governo prorogherà ecobonus e sisma bonus. Un miliardo per i quartieri a rischio

Ott 10, 2019

ROMA – Lo sconto fiscale per le ristrutturazioni edilizie (ecobonus) verrà prorogato. Parliamo di ristrutturazioni in senso ecologico. La maggioranza parlamentare lo ha chiesto nella sua risoluzione sulla manovra e il governo raccoglierà questo invito. Lo sconto, dunque, entrerà nella manora o più probabilmente nel decreto fiscale.

Della somma spesa in queste ristrutturazioni verrà detratto tra il 50 e il 65 per cento. Verrà prorogato anche il sismabonus: saranno possibili dunque detrazioni sulla dichiarazioni Irpef per interventi in chiave anti-sismica (interventi sulla propria casa oppure sugli spazi comuni di un condominio).

Proroga anche per la “cedolare secca” sugli affitti. E’ quel regime – facoltativo, volontario – che permette di pagare un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte che3 arriva dal reddito dell’immobile). In più, i contratti sotto cedolare secca non comportano il pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo.

Il governo si appresta anche a lanciare un Piano Casa da un miliardo. “Un piano per far rinascere le case e i quartieri delle nostre città”, annuncia il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, su Twitter. “Si chiama Rinascitaurbana: il governo stanzia un miliardo per migliorare la qualità dell’abitare, con la rigenerazione degli edifici, il sostegno alle famiglie in affitto, i cantieri nei piccoli Comuni”, aggiunge De Micheli.

Ai fondi del Piano Casa si accederà attraverso un bando pubblico del ministero delle Infrastrutture mentre la valutazione dei progetti sarà affidata a una commissione composta da esperti dalla elevata professionalità. Il finanziamento massimo che potrà essere richiesto al ministero è di 20 milioni di euro per ciascun progetto.

L’ambito d’intervento del Piano Casa saranno i Comuni “con situazioni di marginalità economica e sociale importanti, degrado edilizio e carenza di servizi, oltre a spazi consistenti e inutilizzati da riqualificare”.

Il piano, inizialmente previsto nella legge di Bilancio, potrebbe traslocare in un provvedimento collegato, il decreto fiscale.

Aiuti arriveranno anche alle Regioni decise a migliorare gli edifici, ma di tipo sanitario, anche per il necessario ammodernamento tecnologico. Su questo fronte, la manovra proverà a stanziare uno stanziamento aggiuntivo di 2 miliardi.

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