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Biotestamento, a dicembre la parola al Tar contro il ministero della Salute

Ott 5, 2019

E’ stata fissata per il 16 dicembre l’udienza del ricorso al Tar contro il ministero della Salute, per la mancata istituzione della Banca Dati Nazionale per le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat). Ad annunciarlo l’Associazione Luca Coscioni sottolineando che il decreto doveva essere emanato entro il 30 giugno 2018. La banca dati, spiega Filomena Gallo, “è essenziale per consentire che le Dat siano utili anche a chi non dispone di un fiduciario e assicurino il deposito delle videoregistrazioni per chi non può firmare”.

“La mancata emanazione dei decreti – spiega ancora Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Coscioni – pregiudica il diritto dei cittadini a rendere noto ai sanitari il proprio testamento biologico, e a veder rispettate le proprie volontà nelle scelte di fine vita. La creazione del registro nazionale è uno strumento essenziale per consentire che le Disposizioni anticipate di trattamento siano conoscibili a livello nazionale”.

L’associazione Coscioni ricostruisce quindi il percorso che ha portato all’udienza davanti al Tar. Sono arrivati a 17 i mesi di ritardo accumulati dal decreto che, secondo la legge di bilancio 2018-2020, doveva essere emanato entro il 30 giugno 2018. “Per questo – spiega l’Associazione in una nota – dopo aver diffidato il ministero della Salute per l’inadempienza, l’Associazione Coscioni è passata ad un vero e proprio ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, con l’auspicio che il ministro Speranza sani l’inadempienza prima dei magistrati”. Il ricorso, redatto e firmato dagli avvocati Giulia Crivellini, Dario Capotorto, Corinna Fedeli e Filomena Gallo, è stato assegnato al Tar del Lazio.

La Conferenza Stato-Regioni, infine, riferisce ancora l’associazione Coscioni, ha già dato parere favorevole al decreto del ministero della Salute per la creazione della Banca dati nazionale sulle Dat, “parere che esauriva tutti i passaggi formali obbligatori per l’emanazione del decreto”.

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