• 25 Ottobre 2024 19:18

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Venezia zona franca per dialogo tra le Marine di Usa e Cina

Ott 2, 2019

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’APPUNTAMENTO

Dal 15 al 18 ottobre l’Arsenale di Venezia ospiterà 58 Marine, tra cui quella cinese e statunitense

di Gerardo Pelosi

2 ottobre 2019


default onloading pic
(Marka)

3′ di lettura

Dal 15 al 18 ottobre, per iniziativa della Marina militare italiana, l’Arsenale di Venezia si trasformerà in una grande “zona franca” per il dialogo e il confronto su tutti i problemi della marittimità (sicurezza, economia, geopolitica) tra le Marine del Mediterraneo e di tutto il mondo.

L’appuntamento è per la dodicesima edizione del Regional Seapower Symposium, presentato dal Capo di Stato maggiore della Marina italiana, Giuseppe Cavo Dragone. A Venezia saranno presenti 58 Marine, 41 a livello di capi di Stato Maggiore e 14 tra organizzazioni e agenzie legate all’attività marittima.

Tra le Marine presenti anche quella cinese e quella statunitense. Due Paesi che si trovano al centro di scontri commerciali e non solo e che, nel recente passato, si sono confrontati con durezza nel Mar cinese meridionale per l’egemonia di alcune basi vicine alle Filippine. «Il nostro compito – spiega l’ammiraglio Cavo Dragone – è proprio quello di far dialogare tra loro anche Marine di Paesi che hanno rapporti critici; la nostra parola d’ordine è fiducia e trasversalità, il nostro ruolo è quello di catalizzatori e facilitatori per tutto il cluster marittimo; saranno presenti anche marine con le quali collaboriamo come quella libica alla quale forniamo mezzi e formazione».

Molto significativa la presenza a Venezia di Usa e Cina. Dagli anni 2000 è cominciata, ad esempio, la trasformazione della Marina cinese che sta per diventare la prima potenza del Mar Cinese Meridionale e sono stati costruiti oltre 100 nuovi sottomarini e navi da guerra superando in questo modo per numeri la flotta americana.

Del resto l’egemonia della Cina sul mare ha radici antichissime. Già sessanta anni prima della scoperta dell’America (1492) il grande ammiraglio cinese Zheng He, eunuco di religione musulmana, aveva concluso i suoi sette viaggi verso i mari occidentali compiuti tra il 1405 al 1434 alla guida della più grande flotta dell’epoca che si era spinta fino al Mar Rosso e quasi alle porte d’Europa.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close