MILANO – È già scattata la maxi operazione di rimpatrio dei viaggitori coinvolti nella bancarotta di Thomas Cook. I primi 14.700 turisti britannici sono stati rimpatriati ieri e e ulteriori 74 aerei charter saranno messi a disposizione oggi per riportare nel Regno Unito altri 16.500 britannici.
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L’inchiesta è stata affidata dalla ministra per le Attività Produttive, Andrea Leadsom, all’official receiver, l’ufficiale giudiziario incaricato dell’iter fallimentare, per verificare se l’operato dei responsabili abbia “causato nocumento ai creditori o ai fondi pensione” dei 22.000 dipendenti ora a rischio. La stampa intanto denuncia i circa 50 milioni ricevuti fra salari e bonus dagli executive di Thomas Cook negli ultimi 10 anni, in barba alla crisi e ai debiti crescenti della società.
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Dai guai finanziari all’effetto Brexit: così è caduto il gigante Thomas Cook
dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA