Donald Trump dalla sicurezza informatica allo Spazio
Ci piaccia o no, Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Al di là del giudizio politico, per noi è interessante oggi andare a rilevare che cosa il risultato elettorale possa significare per il mondo della tecnologia, per la sicurezza, per Internet e per le politiche di esplorazione spaziale. Uno sguardo alle affermazioni passate di Trump può essere utile in questo senso, fermo restando che una cosa sono le dichiarazioni in campagna elettorale, un’altra molto diversa il suo agire da presidente.
Potrebbe essere significativo per esempio ricordare che Donald Trump ha avuto il suo primo indirizzo email nel 2007. Era mrtrump@gotrump.com, e faceva riferimento a un sito dedicato al turismo che oggi non esiste più.
Nemico dell’email, un panzer sui social
Sempre nel 2007, anno in cui Apple presentò il primo iPhone, il neopresidente affermava di non possedere un computer, né a casa né in ufficio. Nel 2013 usava la posta elettronica “molto raramente”, mentre per il resto del mondo era uno strumento quotidiano, già affiancato a novità come WhatsApp o Facebook Messenger. Sembra che si faccia stampare le sue email per leggerle, e recentemente ha rinnovato la propria avversione verso questo strumento, probabilmente per rinforzare l’attacco riferito proprio alle email di Hillary Clinton. Pare che in generale Donald Trump non ami nemmeno i computer.
Di contro, chi ha seguito la campagna elettorale sa che Donald Trump ha una forte presenza su Twitter. Oggi non è da solo a gestire l’account aperto nel 2009, ma di certo la sua personalità e il suo linguaggio sono del tutto evidenti tramite questo social media. Stando alle dichiarazioni dello stesso Trump, comunque, spesso e volentieri è lui a comporre e scrivere i Tweet direttamente dal suo Samsung Galaxy. La maggior parte dei suoi collaboratori usa iPhone, invece, e questo ha aiutato gli analisti a distinguere quali sono i tweet di Donald Trump.
Sarà interessante vedere se e come questa strategia sarà replicata con gli account ufficiali del Governo degli Stati Uniti, che presto saranno consegnati a Trump e al suo staff. È interessante anche il fatto che durante la campagna Trump ha usato i video Live di Facebook, che potrebbero restare uno strumento di comunicazione diretta con il pubblico – questo milionario non ama particolarmente i media tradizionali, e il sentimento in generale è ricambiato.
Con ogni probabilità, quindi, nei prossimi anni vedremo una Casa Bianca particolarmente attiva sui social media, nel tentativo di creare una struttura di comunicazione indipendente e diretta. Un governo che parla direttamente con i cittadini, senza il tradizionale filtro e controllo da parte dei giornali; succede già oggi naturalmente, anche in Italia, ma secondo alcuni è lecito aspettarsi una versione più estrema di questo fenomeno.
Secondo alcuni analisti, Trump è riuscito a crearsi un pubblico imponente e potrà usare il suo personale potere social per imporre la propria volontà come Presidente.