martedì 8 novembre 2016 17:18
ROMA – Volkswagen partecipa H2R rinnovando il suo impegno per la mobilità sostenibile, anche attraverso le Golf presenti alla Fiera di Rimini. La compatta di Wolfsburg, infatti, è l’unica auto a offrire cinque differenti alimentazioni: accanto agli Euro 6 benzina TSI e Diesel TDI, ci sono le versioni GTE ibrida plug-in, e-Golf 100% elettrica oltre alla TGI a metano. Ma se è vero che ibrido plug-in prima e 100% elettrico poi rappresenteranno il futuro della mobilità, è altrettanto vero che nell’immediato la soluzione più concreta e credibile per una mobilità sostenibile è il biometano.
Il gas prodotto da fonti rinnovabili è infatti in grado di garantire un impatto ambientale molto limitato, può sfruttare le infrastrutture esistenti e fa funzionare perfettamente gli attuali motori a metano. Ipotizzando di alimentare un veicolo con 100% di biometano, si otterrebbero livelli di CO2 “dal pozzo alla ruota” analoghi a quelli attribuibili a un veicolo elettrico caricato con energia prodotta secondo il mix italiano 2015 (termoelettrico, nucleare e rinnovabile). Ma già utilizzando una miscela 20% / 80% di biometano / metano fossile, si otterrebbero emissioni inferiori a quelle di analoghi veicoli ibridi.
Anche in base a queste evidenze Volkswagen ha scelto di sostenere il biometano e quindi il suo potenziale ruolo strategico nell’abbattimento delle emissioni. In quest’ottica si inserisce la collaborazione con CARe (Center for automotive research and evolution) che partirà a gennaio. Volkswagen metterà a disposizione una flotta di cinque Golf (una per tipo di alimentazione e quindi TSI, TDI, TGI, GTE ed e-Golf) per condurre una sperimentazione aperta a eventuali altri partner interessati, che avrà come obiettivo dimostrare l’efficienza dell’impiego di una miscela di metano fossile e biometano in campo automobilistico.