SUL VOLO ROMA-MOZAMBICO
Commento di Bergoglio a un libro che riporta l’offensiva della destra Usa. Ma il portavoce vaticano sul volo per il Mozambico precisa: «Il Pontefice considera un onore le critiche»
di Carlo Marroni
4 settembre 2019
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2′ di lettura
«Per me è un onore che mi attacchino gli americani». Una frase tagliente piomba sul volo che da Roma sta portando Papa Francesco in Mozambico. A Bergoglio viene consegnato un libro da titolo: Comment l’Amérique veut changer de Pape, ovvero «Come l’America vuole cambiare Papa», del giornalista Nicolas Senèze, del quotidiano cattolico La Croix.
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Il saggio ricostruisce le manovre dell’estrema destra cattolica Usa per cercare di spingere il Papa alle dimissioni e orientare un nuovo conclave. L’autore ne ha regalato una copia a Bergoglio in aereo: «ah eccolo, mi dicevano che ancora non si trovava», e poi lo consegna ai collaboratori perché glielo custodiscano, «questa è una bomba!». Quelle di Francesco sono esclamazioni, mentre cammina sereno in fondo all’aereo e saluta uno ad uno i giornalisti che lo seguono nel viaggio.
Una frase molto dura tanto che il portavoce vaticano Matteo Bruni precisa: «In un contesto informale, il Papa ha voluto dire che considera sempre un onore le critiche, particolarmente quando vengono da pensatori autorevoli, e in questo caso da una nazione importante».
È di un anno fa l’attacco di Carlo Maria Viganò, ex nunzio negli Usa, che con una lettera ad alcuni blog ultraconservatori arrivò a chiedere le dimissioni di Francesco, un attacco deliberato e organizzato sul tema della lotta alla pedofilia.