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Palermo, commemorato il generale Dalla Chiesa: tra le corone di fiori il messaggio del capitano Ultimo

Set 3, 2019

C’è anche un messaggio del capitano Ultimo tra le corone di fiori istituzionali in via Isidoro Carini a Palermo per commemorare il generale Dalla Chiesa nel trentasettesimo anniversario dell’eccidio in cui, insieme a generale prefetto, persero la vita la moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo.

“Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa vive nelle nostre azioni presenti, passate e future”. È questo il testo del messaggio firmato da Ultimo, il capitano della squadra dei carabinieri che arrestò il capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina. Il testo scritto in un foglio bianco, con la scritta in calce Ultimo-Crimor unità militare combattente, è stato affisso tra le 8 corone di alloro istituzionali, in via Isidoro Carini a Palermo, dove è in corso la cerimonia per i 37 anni dell’assassinio mafioso del prefetto generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente della polizia di Stato Domenico Russo.

Proprio la vedova dell’agente Russo ieri aveva annunciato che polemicamente non avrebbe partecipato alla cerimonia. “Negli ultimi anni non è stato fatto molto nella lotta alla mafia, mentre negli anni Novanta era stato fatto tantissimo. Basta pensare a tutti gli arresti eccellenti, di boss e gregari di Cosa nostra”. Questa la denuncia di Filomena Rizzo, vedova dell’agente di scorta Domenico Russo, ucciso con il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie del prefetto Emanuela Setti Carraro. “Anche se ormai c’è una coscienza diversa rispetto a quegli anni”, ha detto la vedova Russo che all’epoca della strage di via Carini era giovanissima.

Alla cerimonia erano invece presenti i tre figli del generale Dalla Chiesa: Nando, Rita e Simona. “Raramente, come in quella occasione, un uomo mandato a combattere la mafia è stato lasciato dichiaratamente solo – ha detto Nando Dalla Chiesa – Una cosa che non è sfuggita né alla mafia né all’opinione pubblica. Fu quasi una dichiarazione di estraneità. Gran parte della verità è stata accertata, per fortuna. Siamo tra le poche vittime che hanno avuto la possibilità di avere in gran parte giustizia”

Il messaggio a firma del capitano ‘Ultimo’ Sergio De Caprio che all’inizio della cerimonia, per l’anniversario dell’omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa a Palermo, era apparso affisso vicino alla corona di alloro della Presidenza della Repubblica, è stato rimosso. Al termine della cerimonia lo spazio era vuoto.

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