qualità della vita 2019
di Andrea Gianni e Gianni Menicatti *
2 settembre 2019
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Dopo due anni Trento torna al vertice del sistema sportivo italiano: è questo il risultato dell’«Indice di sportività» sulla diffusione e sulla qualità dello sport nelle 107 province. Anche per la 13ª edizione, la classifica è stata elaborata da PtsClas. Per la provincia alpina si tratta del quinto scudetto: il primo arrivò già nel 2007, l’anno di esordio dell’«Indice», poi vennero le affermazioni del 2011, 2014 e 2016.
Un successo non facile, quello del Trentino, ottenuto nonostante la presenza di due ostacoli. Innanzitutto, la tradizionale débacle nell’indicatore del calcio professionistico, cui viene attribuito il peso maggiore (pari al 10% del totale del punteggio globale) tra tutte le 32 classifiche di tappa che contribuiscono all’elaborazione della classifica finale. Poi, la forte concorrenza di Trieste, che aveva vinto nel 2017 e nel 2018 e stavolta deve “accontentarsi” di un secondo posto. La provincia giuliana si aggiudica il maggior numero di successi parziali (ben cinque: atleti tesserati, nuoto, sport dell’acqua, sport femminile e presenza di società con almeno 100 anni di storia) e altre quattro presenze a podio, ma lascia il primato a causa delle posizioni dall’80° posto in giù per alcuni indicatori, tra cui la pallavolo che ha una significativa incidenza del 6% sul totale.
Per contro Trento è davanti a tutti, a partire da Bolzano e Aosta, nel gruppo degli sport individuali – trainata dagli atleti e dalla capacità organizzativa nel ciclismo, disciplina che porta con sé una dote del 7% – ed è seconda nell’insieme degli indicatori che formano la nuova “famiglia” denominata «Struttura sportiva» e relativa alla consistenza del movimento e alle sue capacità organizzative: in questo caso si impone Rimini e terza è Trieste. Guardando alle singole graduatorie, in aggiunta alla leadership nel ciclismo, la capolista è seconda per attrattività di grandi eventi sportivi e per l’attività di amatori e master, è terza alla voce «Sport e natura» e colleziona altre sette presenze tra le top ten.
La fascia di eccellenza
Il gradino più basso del podio va a Macerata, che rispetto al 7° posto dello scorso anno guadagna quattro posizioni; per il territorio marchigiano due vittorie parziali (netta nel volley, con gli atleti della Lube Civitanova capaci di centrare l’accoppiata scudetto-Champions League, di misura per le squadre fuori dal capoluogo) e due terze piazze a livello dilettantistico (nei campionati di calcio e negli sport di squadra). Il tutto porta con sé anche il primo posto assoluto nel gruppo degli sport di squadra, davanti a Cremona e Novara.