In tutto – fra il sistema in corso di riattivazione e il SicvePM che lo aveva rimpiazzato in minima parte (circa 420 km, raggiunti solo quest’estate) quando, il 20 aprile 2018, era stato spento per ordine della Corte di appello di Roma – ora il controllo della velocità media riguarda 610 km, su 57 tratte. La copertura originaria prima della decisione della Corte era di circa 2.500 chilometri e 300 tratte.
Va ricordato che ogni portale può rilevare anche la velocità istantanea. Ma, se viene impiegato in questa funzione, deve essere disattivato il controllo della media: lo impone lo stesso decreto dirigenziale Mit di approvazione del sistema. Questo è il motivo per il quale, nella prassi, si tende a usare il Tutor solo per misurare le medie.
In ogni caso, l’utente non può mai sapere o capire se in un dato momento un portale sia attivo e, se sì, in quale funzione.
Le prossime riattivazioni
Stando agli annunci fatti subito dopo la sentenza, entro la fine della prossima settimana dovrebbero essere ripristinati i portali di controllo su altri 400 km.
Dovrebbero essere comprese in quest’ultimo gruppo due tratte sull’A7 tra Genova e Serravalle, quattro sull’A26 tra Masone e Alessandria, una sull’A8 (la Milano-Varese) e un’altra sull’A30 (la Caserta-Salerno).