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Mattarella convoca Conte per formare il nuovo governo – Today

Ago 28, 2019
Approfondimenti

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per le ore 9:30 di giovedì 29 agosto 2019 il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte al Qurinale per affidargli l’incarico di formare un nuovo governo sorretto dalla nascente alleanza tra Movimento 5 stelle e Partito Democratico.

Ultim’ora: Grillo ha chiesto un passo indietro ai 5 stelle

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è attenuto alle indicazioni giunte dai gruppi parlamentari ascoltati durante le consultazioni.

Dal Pd è ufficialmente caduto il veto su Giuseppe Conte: il segretario dem Zingaretti lo ha spiegato a Mattarella durante le consultazioni indicando il premier dimissionario come nome per il nuovo incarico da presidente del Consiglio. Resta il nodo del ruolo del vicepremier che il Pd rivendica chiedendo di farsi da parte al capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio.

Da Di Maio sono arrivate invece parole forti spiegando come la Lega avesse offerto a lui la carica di presidente del consiglio nel caso di una riedizione di un governo gialloverde. Un’offerta che il Movimento 5 stelle ha rifiutato sulla scia del nuovo accordo stretto con il Partito Democratico: alla luce delle polemiche aperte sugli incarichi di governo, Di Maio ha spiegato come la priorità ora sarà la creazione di programma omogeneo con il PD, poi spetterà al presidente della Repubblica di concerto con il premier incaricato decidere la squadra di governo.

Sullo sfondo la rabbia di Salvini che accusa i 100 parlamentari renziani – che avrebbero dovuto lasciare il parlamento in caso di elezioni anticipate – di aver interrotto la strada per le urne dopo la crisi di governo: ricordiamo come proprio una iniziativa di Matteo Renzi ha aperto la strada al governo giallorosso nonostante il primo diniego di Zingaretti.

In ambienti della nuova maggioranza si parla di un possibile voto di fiducia per il 9 settembre, tuttavia il destino del governo giallorosso dovrebbe passare tra le mani degli attivisti pentastellati che – come spiega il blog del M5s – saranno chiamati a votare un referendum online sulla piattaforma Rousseau.

Consultazioni, la diretta dal Quirinale

Al Quirinale attesa per le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Consultazioni, la diretta dal Quirinale

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La delegazione del M5s al Quirinale: Luigi Di Maio, insieme ai capigruppo M5S di Senato e Camera, Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva

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La delegazione della Lega al Quirinale: Il senatore Massimiliano Romeo e l’onorevole Riccardo Molinari, capogruppo della Lega in Senato e Camera accompagnano il segretario federale Matteo Salvini.

Silvio, che dici?”, gaffe di Berlusconi al Quirinale

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La delegazione di Fi al Quirinale: Berlusconi con i capogruppo Bernini, Gelmini e il vicepresidente Tajani.

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La delegazione Pd al Quirinale: Zingaretti, Gentiloni, De Micheli, Delrio (Capogruppo Camera), Marcucci (Capogruppo Senato)

Va ricordato come il segretario del Pd Nicola Zingaretti si era da subito detto contrario ad una riconferma di Conte come premier, auspicando invece che si trovasse una convergenza con il Movimento 5 stelle per uno “governo di svolta” con una discontinuità sui nomi oltre che sui contenuti. Il veto era via via caduto per le pressioni delle correnti del Pd vicine alla ex segreteria di Matteo Renzi.

Pd accetta proposta M5s per Conte premier: la diretta video dal Quirinale

“Vale la pena tentare questa esperienza di governo” ha detto il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti uscendo dalle consultazioni con Mattarella al Quirinale. “Abbiamo riferito al Presidente di aver accettato la proposta del Movimento 5 Stelle di indicare, in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del presidente del Consiglio, nome indicato dal M5S nei giorni scorsi”.

Cosa succederà quindi oggi? Con ogni probabilità il Capo dello Stato – in base alla trattativa in corso tra M5s e Pd per la formazione di una nuova maggioranza parlamentare – convocherà il presidente del consiglio dimissionario Giuseppe Conte per affidargli l’incarico per formare un nuovo governo. Secondo la prassi Conte potrebbe accettare con riserva per poi salire al Quirinale nei prossimi giorni con la lista dei ministri: per l’accordo Pd-5stelle sarà il primo vero banco di prova. Ancor prima saranno gli attivisti pentastellati ad essere chiamati a bollinare con il voto su Rousseau l’accordo con gli ex nemici.

Per molti analisti uno sgarbo costituzionale, ma a tanto la nuova stagione politica ci ha abituato in quella che è senza dubbio la crisi di governo più insolita che la Repubblica italiana abbia esperito.

Consultazioni, il calendario

Il Presidente della Repubblica dovrebbe esprimere le proprie intenzioni al termine del secondo giro di consultazioni, intorno alle ore 20:00. Attenzione in particolar modo alle ore 19:00 e alle ore 16:00 quando al Quirinale saliranno prima le delegazione del Pd e poi del Movimento 5 stelle e riferiranno al capo dello Stato l’esito della trattativa.

Il centrodestra ribadirà la richiesta di elezioni anticipate. Giorgia Meloni ha annunciato che Fratelli d’Italia scenderà in piazza per protestare contro la nascita del nuovo governo.

Consultazioni, la diretta dal Quirinale

Ricordiamo che il problema della maggioranza Pd-M5s è essenzialmente al Senato dove senza una pattuglia di responsabili la maggioranza del nuovo governo sarebbe tutt’altro che salda. Sono necessari i supporti di Leu e minoranze.

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Calenda si dimette dalla Direzione Pd

“Caro Nicola, Caro Paolo, vi prego di voler accettare le mie dimissioni dalla Direzione nazionale del Partito democratico“. Lo scrive Carlo Calenda in una lettera indirizzata a Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni in cui parla, tra l’altro, di “una decisione difficile e sofferta”.

“Penso che in democrazia si possano, e talvolta si debbano, fare accordi con chi ha idee diverse, ma mai con chi ha valori opposti. Questo è il caso del M5S. Sapete bene che nulla abbiamo in comune con Grillo, Casaleggio e Di Maio. Ed è significativo il fatto che il negoziato non abbia neanche sfiorato i punti più controversi: dall’Ilva alla Tav da Alitalia ai Navigator. Un programma nato su omissioni di comodo non è un programma, è una scusa”.

“Stringendo l’alleanza con il M5S, il Pd rinuncia a combattere per le sue idee e i suoi valori. E questo non posso accettarlo“, scrive tra le altre cose l’eurodeputato che prevede: “Le elezioni arriveranno. Le avete solo spinte più in là di qualche metro. Quando sarete pronti a lottare ci troveremo di nuovo dalla stessa parte. Con amicizia“.

Direzione Pd, Zingaretti: “Con M5s alleanza anche alle regionali”

“Alle prossime elezioni regionali andranno valutate alleanze che il nuovo quadro politico potrà favorire”. Lo ha detto il segretario dem, Nicola Zingaretti, nel suo intervento alla Direzione del Pd ricordando come se le elezioni politiche sono scongiurate, altre importanti tornate elettorali coinvolgeranno prima l’Umbria, poi Calabria, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna.

“Alla fine di questo agosto unico e imprevedibile, il tema fondamentale resta lo stesso di quando questa crisi non c’era ancora: ed è fermare la destra peggiore che abbiamo mai conosciuto dal dopoguerra”.

Ai delegati Pd Zingaretti ha spiegato lo stato della trattativa. “Giuseppe Conte sarà il candidato Presidente indicato dai 5 Stelle per la guida di un Governo fondato su un impianto e un programma diversi”.

Noi riconosciamo in questa scelta l’autonoma decisione del partito di maggioranza relativa in questa legislatura. Con questa volontà il M5S, ed è legittimo, rivendica la Presidenza del Governo. Ha rifiutato altre ipotesi“. Con queste parole il segretario dem ha tuttavia spiegato come non vi saranno due vicepremier come nel passato governo. “In questa scelta è inciso il superamento di un modello sul quale si fondava il vecchio Governo. Una figura condivisa e due vice espressione dei due partiti della coalizione. Questo modello non c’è più”.

Spread in calo: ai valori minimi da mesi

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude a 175 punti base. Il rendimento del decennale si mantiene sui minimi di sempre, attestandosi all’1,03% dopo essere sceso in giornata per la prima volta sotto la soglia dell’1%. Il rendimento del Btp decennale era sceso vicino a questo livello (1,04%) nell’agosto del 2016 e nel marzo del 2015.

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Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, già in caduta libera da ieri, si attesa a 175 punti base.

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