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Serie A, sprint Inter: salgono Zola e Pioli

Nov 6, 2016

di Andrea Ramazzotti

domenica 6 novembre 2016 10:11

MILANO – La new entry Gianfranco Zola e Stefano Pioli insidiano Marcelino che, ad un passo dalla firma con l’Inter, si è “piantato” come un ciclista senza più energie di fronte all’ultima salita. La scelta e l’annuncio del nuovo tecnico arriveranno stasera dopo la partita contro il Crotone, al massimo domani. In ogni caso siamo alla fine di questa telenovela completamente inusuale (almeno nella forma) per il calcio italiano. A dispetto dei due colloqui avuti con lo spagnolo ex Villarreal (uno venerdì dopo cena, poi quello di ieri pomeriggio), il Suning non è più sicuro al cento per cento di sceglierlo ed è orientato a sposare la linea italiana. La convergenza su questo punto, dopo la cena di ieri sera alla quale hanno partecipato tutti gli uomini di Jindong Zhang, pare pressoché totale. Chi è avanti tra Zola e Pioli? Forse Magic Box. Forse… Oggi nelle ore precedenti al match ci saranno ulteriori confronti ai quali naturalmente parteciperanno anche i dirigenti italiani (Ausilio e Gardini) che nella mattinata di ieri hanno visto insieme ai manager arrivati da Nanchino l’ex fuoriclasse di Parma e Chelsea, il candidato a sorpresa spuntato fuori… dal niente. Contattato il giorno precedente in gran segreto, il sardo è sbarcato a Milano in mattinata, ha parlato per un’ora nella sala “bloccata” all’hotel Gallia e nel pomeriggio è ripartito. Si augura di ritornare in città domani o martedì per firmare il contratto (fino al 2018), ma un’analoga speranza l’ha anche Pioli che da ieri ci crede di nuovo. E Marcelino? A Mediaset e alla Rai ieri sera ha dichiarato: «Se sono felice? Io sono sempre sempre».

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VIRATA ITALIANA – Nel giorno in cui è stato deciso di interrompere il rapporto con l’inglese Bolingbroke (per la sua successione tre candidati italiani, come potete leggere nella pagina accanto), è come se il Suning avesse deciso di ridare un’anima più… italiana alla società. Iniziando dalla panchina. La linea del ds Ausilio e del cfa Gardini, portata avanti anche dal vice presidente Zanetti, ha fatto breccia. Adesso però c’è da definire il nome.

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La sensazione ieri sera è che Zola fosse in (leggero) vantaggio: per il profilo internazionale e per il nome universalmente noto che ha. Insieme a lui arriverebbe anche un altro ex giocatore, l’ex attaccante della Lazio, Pierluigi Casiraghi, suo vice. Zola ha fatto un’ottima impressione nel colloquio avuto ieri nel lussuoso albergo a due passi dalla stazione centrale. E’ stato definito «un signore, un vero gentleman». Il curriculum delle sue ultime esperienze in panchina è negativo (dimissioni dopo 5 sconfitte al Watford nel 2013-14, la stagione precedente aveva sfiorato la promozione in Premier; breve e negativa esperienza al Cagliari nel 2014-15; ottavo posto con l’Al-Arabi in Qatar nel 2015- 16), ma lo spessore dell’uomo e del tecnico non sono messi in discussione. I cinesi sono convinti che con il suo carisma riuscirebbe a mettere a posto lo spogliatoio e a “placare” l’ambiente. Gli italiani nerazzurri vedono meglio Pioli.

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