MILANO – Ore 12 Le Borse europee tentano di nuovo il rimbalzo, approfittando dell’inversione di tendenza registrata ieri a Wall Street dove gli indici hanno chiuso tutti in positivo dopo i pesantissimi ribassi di lunedì. A tenere banco sono ancora le mosse della People’s Bank of China (BPC), che ha svalutato lo yuan, fissando la parità della moneta cinese a 6,9996 per dollaro, leggermente al di sotto della soglia fissata ieri, dopo che la valuta era risalita sopra quota 7.
In Europa Milano sale dello 0,63% con Unicredit che soffre dopo la revisione al ribasso delle stime sui ricavi 2019, Francoforte dell’1,33%, Parigi dell’1,17% mentre Londra cresce delo 0,63%. In mattinata in Asia Tokyo ha concluso gli scambi in calo dello 0,33% mentre hanno fatto meglio Shanghai (+0,13%) e Shenzhen (+0,11%).
Sempre sul fronte delle valute, l’euro apre sopra a 1,1204 dollari e 119.05 yen. Apertura in calo per lo spread tra Btp e Bund che segna 201 punti (205 ieri in chiusura di giornata), con il rendimento del titolo decennale italiano che scende all’1,46%.
Tra i dati macroeconomici spicca il nuovo calo dell’industria tedesca. A giugno l’indice destagionalizzato sulla produzione industriale della maggiore economia dell’Eurozona ha segnato una flessione dell’1,5% rispetto al mese precedente e del 5,2% su base annua a fronte di un ribasso mensile dello 0,5% e annuo del 3,1% atteso dagli analisti.
La guerra dei dazi continua infine a colpire le quotazioni del petrolio. In mattinata il Brent cede ancora 4 centesimi e si ferma a 58,9 dollari al barile, mentre i contratti con scadenza a settembre del Wti perdono 12 centesimi a 53,51 dollari al barile. Sale ancora l’oro: il lingotto con consegna immediata guadagna ancora lo 0,8% e passa di mano a 1.486 dollari l’oncia.