MILANO – Ore 9:15. Borse caute in una settimana che si annuncia intensa per gli operatori dei mercati finanziari. L’evento principe è in agenda il giorno 31, quando la Fed annuncerà con ogni probabilità il primo taglio dei tassi (atteso un quarto di punto) da lungo tempo. Intanto non mancano altri motivi d’attenzione: le azioni asiatiche hanno mostrato timori circa il prossimo giro di trattative commerciali tra Usa e Cina, che riprendono martedì e mercoledì a Shanghai. C’è poi grande attesa per le trimestrali, che procedono nella loro pubblicazione, e anche per il rapporto sul lavoro americano di fine ottava.
Anche per l’Italia è una settimana cruciale. L’Istat diffonderà la stima sul Pil, mentre prosegue in tira e molla a livello di governo sulla costruzione della prossima Manovra finanziaria. Una prova della pazienza dei mercati è prevista già in giornata, con l’asta di Bot da 6 miliardi dopo che S&P ha lanciato il suo alert sul rischio di derive “alla greca” per il Belpaese. Apertura in lieve rialzo per lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi. Il differenziale avvia la sessione a 195 punti, contro i 194 della chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del titolo italiano è poco mosso all’1,557%. Euro sostanzialmente invariato a 1,1127 dollari (contro 1,1123 di venerdì dopo la chiusura di Wall Street). Rispetto allo yen l’euro scambia a 120,9 e contro la sterlina a 0,8993.
Milano avvia le contrattazioni debole, cedendo lo 0,25%. A Piazza Affari si attendono i conti di Cir, Nexi e Italgas tra gli altri. In linea gli altri mercati del Vecchio contintente: il Dax di Francoforte lima lo 0,23%, Parigi perde lo 0,29% e la sola Londra sale leggermente.
Tokyo questa mattina ha trattato debole: ha dominato la prudenza tra gli investitori giapponesi, anche in vista della riunione della BoJ. L’indice Nikkei dei titoli guida ha chiuso in calo dello 0,19% mentre il più ampio Topix ha perso lo 0,32%. Wall Street riparte dopo la seduta record di venerdì per lo S&P500 e il Nasdaq, spinti da alcune trimestrali migliori del previsto come quella di Alphabet.
Oro in lieve calo a 1.417,9 dollari l’oncia. Le quotazioni del metallo prezioso segnano una leggera flessione dello 0,06%. Quotazioni del petrolio in calo con il greggio Wti che cede lo 0,3% a 56,03 dollari al barile. Il Brent perde lo 0,5% a 63,1 dollari.