La procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di corruzione internazionale sulla presunta trattativa per finanziare la Lega con soldi russi. L’inchiesta, affidata al procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e ai pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta del dipartimento ‘reati economici transnazionali’, è stata avviata dopo la pubblicazione della ricostruzione giornalistica della vicenda da parte del settimanale ‘L’Espresso’ nel febbraio scorso. E da quanto si apprende sarebbero già state sentite alcune persone in procura. Una vicenda che diventa un’altra faglia nei rapporti tra gli alleati di governo: fonti M5S fanno sapere di essere “preoccupati per questa storia, l’apertura dell’inchiesta è una cosa da non sottovalutare. Chiediamo trasparenza. Su questo governo non ci deve essere nessuna ombra, il Movimento non ha mai preso nessun finanziamento e mai lo prenderà, noi rispondiamo solo ai cittadini”.
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Al centro della vicenda, ci sarebbe Gianluca Savoini, animatore dell’associazione Lombardia-Russia. Ieri, il sito americano Buzzfedd ha pubblicato ampi stralci di alcune registrazioni dalle quali emergerebbe che il 18 ottobre scorso Savoini si sarebbe incontrato con alcune persone “per negoziare i termini di un accordo per inviare milioni di dollari frutto dei proventi del petrolio russo al partito di Salvini, attraverso un canale segreto”. Immediata la reazione di Salvini: “Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani, mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia”.