Amate le vere Porsche, solo quelle più pure e quindi storiche? Magari non vi convince a pieno l’estrema modernità della 992… Preferendogli una 356? Beh, occorre provarla prima di giudicare l’ultima 911, ma soprattutto, prepararsi a urlare allo scandalo, contro il profanatore americano. Della 911? No, peggio: di una rara 356 prima serie.
Non era un modello ben messo, a quanto pare, l’esemplare di Porsche 356 pre-A uscito di fabbrica nel 1953 che è finito nelle mani del collezionista John Dixon. L’uomo che leggenda vuole si innamorò delle tedesche ragazzino, scoprendole più belle da guidare della sua muscle-car, ne ha poi collezionate di Porsche. Questa 356 venduta in Francia da nuova e finita negli USA, è stata allestita, pare, per il matrimonio della figlia. Allungata, con quattro porte, interni lussuosissimi usando moquette e radica, più il dovuto separé, rispetto all’autista che non beveva champagne nei calici presenti.
Già, una 356 limousine che oggi potrebbe fare gola a qualche altro collezionista esagerato, o a chi la possa anche noleggiare.
Flat Four 912
La strana e unica creazione americana, nonostante le targhette con identificazione tedesca e francese esposte, cela un collage relativamente coerente, secondo il DNA tedesco. Il motore è infatti il quattro cilindri boxer ad aria derivato da una 912, messo sempre al suo posto, dietro. Il resto, pur lussuoso, nella sostanza finale mischia per i puristi Porsche sacro a profano. Una limousine con tetto apribile e cavallo di Stoccarda sul cofano, lunga oltre 5 metri. Non solo per matrimoni, come al suo debutto. Pur assomigliando a certe autoambulanze, non certo accattivante come sportiva, era sicuramente vettura lussuosa oltre che rara e personalissima su cui viaggiare da veri VIP, seduti dietro.
Una Porsche così non si è mai vista e nemmeno sappiamo come sia da guidare, o quanto sia costata di preciso. RM Sothebys la vende a fine settembre in Ohio, senza prezzo di riserva, con stime date entro i 250mila dollari. I puristi, nemmeno vorrebbero vederla e guidarla. Anche il primo acquirente del tempo, col senno di poi, avrebbe forse preferito averla oggi integra, con il suo bel valore da collezione.
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Un giudizio lo darà la stessa asta, che in caso di stima bassa è comunque data sui 150mila dollari. Spendendo molto meno e usando cautela, quando capita “l’occasione” si può riuscire a guidare una stupenda 356 aperta, magari Speedster: ottima wedding car se lo sposo non ama esser passeggero. O magari, senza sconfinare nel passato un po’ impegnativo e sacrificato (vedi guida manuale, influenza del meteo e capacità di carico) una normale 911 contemporanea. Ma gli americani si sa, quando possono vedono le cose in grande e in questo caso forse, si può dire anche in lungo, visto che la misura d’origine è salita di 1,5 metri circa.