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Ferrari, Vettel non sanzionato per insulti a Whiting

Nov 1, 2016

Pasquale Di Santillo

martedì 1 novembre 2016 20:36

ROMA – Hanno graziato Vettel. E una volta tanto in F.1 trionfa il buon senso che, non a caso, arriva da Jean Todt, presidente FIA. Che sia buon senso calcolato, è un altro discorso: ma almeno una cosa giusta è arrivata da quelle parti. Hanno graziato Vettel per gli insulti all’…arbitro Charlie Whiting – colpevole di non aver fermato per tempo le follie di Verstappen per la ruotata a Rosberg, il taglio di chicane e la mancata restituzione della posizione allo stesso Vettel – e per quelli rivolti da Seb allo stesso Max. Una decisione arrivata dopo le scuse quasi in tempo reale di Vettel a Whiting subito dopo le (finte) premiazioni a Città del Messico. Seguite da quelle in formato di lettere inviate dal tedesco allo stesso Whiting e a Todt. Oltre alla promessa di contattare Verstappen per garantirgli che, almeno gli insulti, non si ripeteranno più. La Fia fa sapere che la la decisione di evitare provvedimenti disciplinari a Vettel, richiesti insistentemente dai signori della Red Bull, è stata presa «in via eccezionale ma che condannerà l’uso di un linguaggio offensivo nel motorsport – soprattutto quando rivolti a ufficiali di gara o altri concorrenti – e si aspetta che tutti i partecipanti ai Campionati siano rispettosi e consapevoli dell’esempio che danno al pubblico e in particolare ai giovani… In caso di qualsiasi incidente futuro, simile a quello che si è verificato in Messico, sarà avviata un’azione disciplinare che sarà portata davanti al Tribunale Internazionale FIA ??per essere giudicato». Giusto così: speriamo solo che ora si trovi un equilibrio reale anche nel giudizio dei comportamenti in gara, che poi alla fine sono sempre alla base di reazioni sbagliate, esagerate, quello che volete, ma che non si posso continuare a disgiungere dagli eccessi di chi pensa di comportarsi in pista come se fosse il padrone della F.1. Vero, Max?

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