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Torino, traffico di cuccioli illegali. I bulldog morivano dopo pochi giorni

Giu 20, 2019
I cani morivano subito dopo essere stati consegnati ai nuovi padroni. Partendo da queste morti sospette edalle documentazioni fasulle che accompagnavano gli animaliil carabinieri forestali del gruppo di Torino e di Asti, coordinati dal nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Torino, hanno smascherato un traffico di cucciolidi Bulldog francesi provenienti dall’est Europa.

A dare il via alle indagini,he ha portato alla denuncia di sei cittadini ungheresi, era stato il padrone di un cucciolo che era morto il giorno dopo il suo arrivo in famiglia tra atroci sofferenze. Il proprietario ha spiegato agli investigatori di aver acquistato il cane su internet per circa 600 euro, cifradi cui il proprietario non aveva voluto risarcirlo. L’animale era senza microchip e tutti i documenti che erano stati consegnati al padrone erano falsi, timbri e nomi dei veterinari compresi. I carabinieri hanno scoperto altri casi simili tra Torino, Caluso e Mombercelli, nell’Astigiano.

Sono riusciti a identificare sei persone che si occupavano del traffico di cuccioli. I cani venivano strappati alle madri poco dopo la nascita e trasportati dall’Est Europa su furgoni e auto senza acqua né cibo. Molti non son sopravvissuti al viaggio. In una delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato 12 cuccioli,che in Slovenia e Ungheria venivano pagati appena 50 euro dagli allevatori per essere rivendutia 12 volte tanto in Italia. Uno degli indagati dalla procura di Torino è già stato condannato in Ungheria per maltrattamento su animali: era stato scoperto dalla polizia ungherese mentre trasportava 19 cuccioli di cane nel bagagliaio della macchina. Tre erano morti durante il viaggio. La documentazione di accompagnamento era creata ad arte, fornendo anche ai possibili acquirenti le foto dei genitori dei cuccioli, tutti cani regolari e con il microchip.

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